Non solo l’area di Cesi nel mirino, con la rapina di giovedì in una villa di via della Lince e almeno tre appartamenti ‘visitati’ venerdì in villaggio Marconi. Anche altre zone della città sono state colpite in questi giorni da furti in abitazione. Sabato è toccato ad un appartamento nel quartiere Città Giardino mentre venerdì, in zona San Bartolomeo (Terni est/San Carlo) i malviventi hanno colpito almeno una abitazione. I bottini non sarebbero dei più ingenti ma il dato di una recrudescenza, su cui le forze dell’ordine sono chiamate ad indagare, pare evidente e richiede attenzione da parte di tutti: cittadini nell’attuale quelle contromisure necessarie per ridurre il rischio, forze di polizia nel pattugliare, indagare ed intervenire dove possibile. Certo, se anche i sistemi pubblici di videosorveglianza fossero capillari e sempre efficienti, il passo avanti sarebbe concreto. Ma purtroppo così non è e di strada, in questo senso, ce n’è ancora da fare. Fra le ipotesi relative ai reati c’è quella che si tratti di pendolari, con profili criminali esperti ma ‘artigianali’, di stanza fuori provincia – e un occhio va anche al perugino – e fuori regione, con l’area metropolitana di Roma spesso ‘accogliente’ per bande composte di solito da tre/quattro soggetti che si muovono a bordo della stessa auto.
La segnalazione e il furgoncino bianco
C’è un particolare che non è sfuggito alla proprietaria dell’appartamento in strada di San Bartolomeo, dove i ladri sono entrati in azione venerdì: «Passando per strada San Carlo, che si trova sotto la mia via, ho notato un furgoncino bianco con nessuno all’interno. Mi ha colpito perché non c’era mai stato in precedenza: sono certa che quando siamo arrivati – la donna e il marito hanno denunciato il tutto alla polizia di Stato, intervenuti prontamente sul posto – loro erano in casa, ci hanno sentito arrivare e sono fuggiti dalla rete che dà sul campo vicino».
