Terni, dissuasori più forti ed a ‘prova auto’

Piazza S. Franceasco, il Comune avvia la procedura per la modifica strutturale. Obiettivo? Renderli «più resistenti agli impatti veicolari». Calcestruzzo in arrivo

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di S.F.

Dissuasori troppo ‘leggeri’ e quindi da caricare con un bel po’ di calcestruzzo per renderli più resistenti all’impatto con le auto. Con l’obiettivo di salvaguardarne la piena funzionalità, oltre ad avere maggior sicurezza per gli utenti deboli della strada: questa la modifica in arrivo per i 32 elementi presenti in piazza San Francesco. Come? Attraverso degli interventi stimati in poco più di 25 mila euro da effettuare a stretto giro post indagine di mercato – richiesta di offerta a tre operatori – sul portale MePa.

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Gli schianti e i danni

Al netto delle questioni tecniche, il nodo del problema sono i danni riportati dal contatto con i veicoli. Viene specificato senza troppi giri di parole: «In occasione – un breve flashback – dei lavori di riqualificazione dell’intera superficie della piazza, al fine di delimitare fisicamente la sede stradale dagli spazi pedonali antistanti la chiesa di San Francesco e quelli verso via del Leone, vennero installati trentadue dissuasori stradali costituiti da un cilindro in acciaio corten riempito con materiale breccioso, e sovrastante seduta in travertino, fissati a terra con tirafondi metallici; tali dispositivi stradali, pur garantendo la funzione attesa, vengono costantemente colpiti da veicoli in manovra comportandone ammaccature, ribaltamenti, sversamenti del materiale di riempimento, rottura delle saldature, rimozione della seduta lapiedea». E quindi il Comune vuol metterci una pezza.

La soluzione: calcestruzzo e fissaggio

Come fare per renderli più resistenti e in grado di ‘assorbire’ meglio eventuali colpi dalle auto? Con una modifica strutturale da realizzare attraverso il riempimento con il calcestruzzo e il fissaggio a terra con tirafondi metallici di maggior numero e diametro, «ancorati chimicamente direttamente nella struttura fondale in calcestruzzo armato tramite foro di una profondità di almeno 35/40 centimetri». La decisione precedente – dissuasori non ‘definitivi’ – era stata adottata per consentire «l’eventuale rimodulazione degli spazi per sopravvenute esigenze collettive – si sono effettivamente verificate – su richiesta del corpo dei vigili del fuoco che necessitavano di maggiore spazio per consentire il passaggio dei veicoli di soccorso».

La pavimentazione

Novità in arrivo anche per quel che riguarda la pavimentazione in selci basaltici intervallati dai ricorsi in pietra. Palazzo Spada mette in evidenza che la sede stradale di piazza San Francesco presenta microfatture – la causa indicata è il transito di mezzi di trasporto pubblico – delle stuccature in cemento e rottura di alcune lastre: tutto ciò consente all’acqua meteorica di infiltrarsi e provocare così il deterioramento degli strati fondali. Alcuni fondi saranno utilizzati per la manutenzione ordinaria con rimozione e nuova posa degli elementi lapidei.

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