Terni, dopo il tramonto largo Frankl preoccupa

Dallo spaccio di droga agli schiamazzi, dalle liti fra i gruppi che hanno trovato lì un posto dove stare, agli atti di vandalismo

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Rispetto a qualche tempo fa, quando i bivacchi erano quotidiani e a qualsiasi ora del giorno, la situazione è migliorata. Grazie anche ad un ‘giro’ che, stimolato dall’aumento dei residenti – che possono contare anche su un servizio di portineria – e dalle attività che da un paio d’anni a questa parte hanno aperto sulla piazza, è aumentato. D’altronde, tendenzialmente, più un posto è ‘vivo’ e frequentato e meno è facile che vi attecchisca il degrado.

Al calar della sera Di contro, le sere – specie quelle del weekend – restano problematiche. Per tutta una serie di ragioni che, attraverso chi conosce gli spazi di largo Frankl come le sue tasche, abbiamo provato ad approfondire. Dallo spaccio di droga agli schiamazzi, dalle liti che periodicamente si verificano fra i gruppi che hanno trovato lì un posto dove stare, agli atti di vandalismo. Senza dimenticare la vicinanza con il corso del fiume Nera che, fra sponde e ponti – come gli spazi sottostanti ponte ‘Caraciotti’, visitato da umbriaOn nelle scorse settimane – spesso nasconde situazioni pesanti dal punto di vista umano, sociale e della sicurezza.

Largo Frankl è uno dei simboli della modernità ternana. Uno spazio generalmente apprezzato, anche dal punto di vista estetico, con una passerella che completa, sul piano urbanistico, il collegamento con quella parte di città che da Lungonera sale verso città Giardino. Uno sviluppo, quello di largo Frankl e del project financing sottostante la sua creazione, rallentato soprattutto dalla crisi del mattone. Ma la potenzialità resta, ed anche per questo forse è il caso di affrontre certe dinamiche che, se non legate a forme di criminalità di particolare spessore, rappresentano comunque una fonte di degrado da arrestare prima che degeneri in qualcosa di peggio.

I ‘movimenti’ I bivacchi di giovani – italiani e non – spuntano soprattutto al calar del sole, ai due lati del complesso immobiliare. Ragazzi che passano lì il proprio tempo libero, non diversamente da altre zone della città. Solo che poi i ‘resti’ – bottiglie rotte, mozziconi di canne, rifiuti – danno una prima idea di ciò che accade. «Il resto è possibile scoprirlo osservandoli – racconta un cittadino – visto che io stesso, con i miei occhi, li ho notati nascondere qualcosa sotto le mattonelle della piazza, che si possono facilmente spostare, o raggiungere velocemente il parcheggio coperto attraverso gli ingressi che si affacciano su largo Frankl, salvo fare ritorno dopo qualche minuto».

Droga e vandalismo Il tema-droga, su cui le forze dell’ordine da diversi mesi stanno insistendo con una capillare opera di contrasto, è attuale pure qui: «Nel parcheggio spuntano di tanto in tanto siringhe, tanto che l’orario stesso è stato modificato dopo che qualcuno era stato sorpreso, in passato, a bucarsi lì. Ma ci sono anche altre cose che meriterebbero un po’ di attenzione. Come gli atti vandalici. Quello delle scritte è un problema che sembra superato, ma c’è ancora chi ogni tanto asporta mattonelle dalla piazza, per lanciarle e farle a pezzi nelle scale dei parcheggi».

Mix pericoloso I controlli ci sono – «la polizia passa abbastanza spesso ma quando questi ‘gruppuscoli’ vedono i lampeggianti in lontananza, si dileguano salvo comparire poco dopo» – e le telecamere di sicurezza pure. Deterrenti che non possono comunque eliminare del tutto i problemi. Come la vicinanza con un’area decisamente ‘calda’ – specie di notte – qual è quella di Lungonera Savoia e viale Brenta, fatta di prostituzione e frequentazioni non proprio raccomandabili. Insomma, il mix in questi spazi a due passi dal centro storico è potenzialmente pericoloso: «Di giorno no, ma di sera avrei qualche timore a passare a piedi qui, fra ‘senso di vuoto’ e presenze poco piacevoli».

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