Terni, rischio siccità: «Contenere perdite»

Poche piogge e sorgenti del territorio all’asciutto: si preannuncia un’estate complicata. Il Sii: «Stiamo già lavorando»

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Quella che si preannuncia, salvo cambiamenti del meteo che non sembrano al momento probabili, è un’estate a rischio siccità. A lanciare l’allarme è il Servizio Idrico Integrato che parla di «livello basse delle falde» ma si dice pronto «ad attuare tutti gli interventi per affrontare il periodo estivo».

L’allarme «La mancanza di piogge nell’autunno e nell’inverno scorsi – spiegano dal Sii – ha determinato un progressivo indebolimento delle principali sorgenti del territorio provinciale. Così come si evince dalle verifiche eseguite sulle fonti di captazione di riferimento. La situazione persiste anche in primavera e qualche sporadico fenomeno meteorologico non riuscirà a riportare i livelli sugli standard ordinari. Avvicinandosi inoltre il periodo estivo, i consumi aumenteranno e la situazione diventerà critica, replicando probabilmente ciò che già successe nel 2003 e nel 2012».

Gli interventi Per cercare di affrontare la prevedibile emergenza e contenere i disagi, il Sii ha avviato alcuni interventi – spesi circa 600 mila euro – per adeguare gli impianti. «Contestualmente – spiegano dall’azienda dell’idrico – è stato avviato anche il progetto di ricerca e riduzione delle perdite occulte che ha l’obiettivo di ridurre gli sprechi e recuperare risorse idriche ed economiche. Il recupero di acqua consente di poter avere maggiore disponibilità da utilizzare in periodi di minore portata delle sorgenti, anche se non servirà a risolvere completamente il problema».  

Progetto regionale Il progetto per la ricerca delle ‘perdite occulte’ è stato finanziato dalla Regione Umbria con un primo stralcio da 1 milione e 300 mila euro di fondi europei. Su Terni interessa l’intera provincia con il coinvolgimento di Asm e Umbria 2. «Sull’acquedotto di Orvieto – spiegano dal Sii – ha permesso di recuperare il 20% delle perdite, perfettamente in linea con gli standard europei. La fase successiva è già stata avviata sull’acquedotto del Comune di Terni dove sono già state individuate e recuperate perdite di circa 20 litri al secondo che corrispondono al 5% della portata totale, con la prospettiva concreta di ottenere risultati ancora migliori. È auspicabile – conclude il Servizio Idrico – che il sistema di controllo venga esteso anche al narnese, all’amerino ed alle zone di San Gemini e Stroncone come previsto dal progetto originario del Sii».

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