Terni, San Valentino: «Basilica dimenticata»

Anche quest’anno, durante le celebrazioni del Santo patrono di cui porta il nome, il percorso che la collega al parcheggio sarà chiuso

Condividi questo articolo su

di Francesca Torricelli

Ogni volta che ci si trova a passare lì davanti, sembra che il tempo si sia fermato. umbriaOn, ha più volte ‘fotografato’ la situazione, negli ultimi due anni, della Basilica di San Valentino a Terni e del percorso che la collega al parcheggio sottostante. Circa due anni di disagi e polemiche, ma la situazione sembra essere rimasta più o meno sempre la stessa. E mentre si attende di sapere se la volontà del vescovo Giuseppe Piemontese – dopo il tentativo fallito dello scorso anno – sia ancora quella di portare le reliquie del Santo patrono in Cattedrale, ricostruiamo la storia.

La bonifica dell’area «La storia, purtroppo, è lunga», racconta Gianfranco Colasanti presidente della ‘Unmil’. «Tre anni fa abbiamo organizzato un convegno e realizzato un progetto per la bonifica dell’area, successivamente finanziato dalla fondazione Carit. Da lì, come associazioni ‘Un volo per Anna’ e ‘Unmil’, siamo partiti per la realizzazione di questa importante opera sul ‘colle valentiniano’. Abbiamo abbattuto barriere e realizzato opere come l’aiuola circolare antistante la Basilica. Rimaneva, alla fine, solo il problema dell’ascensore, fermo ormai dal 2000». 

L’INTERVISTA A GIANFRANCO COLASANTI – IL VIDEO

La passerella

La passerella L’amministrazione comunale, intanto, fa sapere che «per quanto riguarda l’ascensore, tutti i problemi sono stati risolti. La ‘macchina’ è funzionante e dispone di tutte le certificazioni di agibilità. Ciò che ancora impedisce di ‘godere’ a pieno del riqualificato percorso che collega la Basilica al parcheggio sottostante, è l’inagibilità della passerella. Per la riqualificazione e la messa in sicurezza occorrono circa 50 mila euro. Per il momento non ci sono, quello che possiamo fare è tentare di inserirli nel bilancio del 2017 o tentare di reperire i fondi in altro modo. Per ora lì resta tutto chiuso».

Tutto chiuso

Impegno e soldi Colasanti, però, esclama: «E’ un anno che qui è tutto chiuso, mica qualche giorno. Martedì mattina in Comune ci è stata spiegata questa situazione, ma non ci sta bene. Se questo è il risultato che abbiamo ottenuto, dopo tutto l’impegno e i soldi investiti, è chiaro che con il Comune non si riesce a lavorare, nonostante il ‘Patto di collaborazione’, siglato a maggio 2016, per sviluppare un legame partecipato e promuovere un modello operativo innovativo per la rigenerazione dello spazio urbano. Prenderemo le distanze e non vogliamo più lavorare così».

Accesso vietato per motivi di sicurezza

«San Valentino abbandonato» San Valentino, per il presidente della Unmil, «è un bel quartiere, nel quale c’è la Basilica e il nostro Santo protettore degli innamorati. Ma San Valentino negli ultimi tempi è stato abbandonato da Dio e dagli uomini. Da Dio perché probabilmente una situazione del genere potrebbe anche ‘governarla’ in un modo migliore, e dagli uomini perché l’amministrazione comunale fatta di uomini ha consentito il degrado di questa zona. Ci dispiace immensamente e vorremo chiedere scusa alla fondazione Carit che ha finanziato tutto questo. Noi credevamo in un rilancio della Basilica, del nostro Santo patrono, delle attività commerciali e turistiche, ma così non è stato perché a quanto pare agli amministratori poco importa di questo ‘colle’, se non farci la sfilata nel giorno di San Valentino».

Il decoro L’amministrazione comunale, nel frattempo fa sapere che da un paio di giorni ‘Retake Terni’ si sta occupando, insieme ad altre associazioni, di effettuare un intervento di pulizia straordinaria delle aree adiacenti la Basilica di San Valentino. Insieme a Retake, il centro Culturale Valentiniano, il centro giovanile Sant’Efebo, la parrocchia di San Valentino, l’associazione San Valentino-Borgo Garibaldi e il Centro Sociale Volta. L’impegno dell’associazionismo cittadino, per il sindaco Leopoldo Di Girolamo e l’assessore ai lavori pubblici Stefano Bucari, «costituisce un incoraggiamento a comportamenti sociali coscienziosi, un impulso per l’amministrazione comunale e l’Asm, affinché siano aumentati gli sforzi finalizzati all’attenzione della nostra città. Solo la forte sinergia tra Comune, Asm e associazioni di volontariato, il senso civico di tutti i concittadini, la collaborazione tra privato e pubblico, possono far raggiungere quel decoro urbano che per la stragrande maggioranza dei ternani rappresenta un traguardo voluto e importante».

Le siringhe

Le siringhe Triste notare, però, che il parcheggio sottostante la Basilica rischi di trasformarsi in un luogo di ritrovo di tossicodipendenti. La scena è inquietante, a terra tra le foglie spiccano siringhe sporche. Considerando che tra qualche giorno quella zona vedrà il passaggio di molti cittadini e pellegrini in visita al Santo patrono, non è proprio – come dire – uno spettacolo piacevole.
 

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli