Tk-Ast, altro incidente. Menichino migliora

Terni: lunedì un addetto al movimento merci è rimasto lievemente ferito. Altri segnali positivi dall’operaio ricoverato da otto giorni

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Due ore di sciopero a fine turno per i lavoratori del reparto movimentazione interna: lo hanno proclamato le Rsu di Tk-Ast a seguito di un incidente di lavoro che lunedì mattina ha coinvolto un operaio ternano, 40enne, dell’acciaieria. Secondo una prima ricostruzione, il fatto sarebbe legato al deragliamento di uno dei treni merci che fanno la spola fra lo stabilimento di viale Brin e la stazione ferroviaria.

GIANLUCA MENICHINO, QUALCHE SEGNO POSITIVO

Ferito L’uomo – di cui non si conoscono al momento le generalità – è rimasto ferito, ma in maniera decisamente meno grave rispetto a quanto accaduto soltanto otto giorni fa a Gianluca Menichino, il 35enne ternano rimasto schiacciato, nel reparto Pix1, fra una scala ed un coil del peso di oltre venti tonnellate. In seguito a quel grave fatto, i sindacati e le rappresentanze avevano già proclamato assemblee in tutti i reparti di Ast, dal 13 al 21 luglio, con un’ora di sciopero. I programma, martedì alle 17.30 in Regione, anche l’incontro fra i sindacati e la presidente Catiuscia Marini per fare il punto sulla situazione e le prospettive del sito.

Le Rsu Questa la nota diffusa dalle Rsu di Ast in seguito al fatto accaduto lunedì mattina: «In coerenza con quanto denunciato e fatto in questo tempo, evidenziamo quanto avvenuto nella mattinata odierna al reparto di movimentazione interna, dove durante una normale manovra a fronte di un improvviso cedimento dei binari, il vagone di coda ha deragliato sbalzando a terra un lavoratore che fortunatamente grazie alla prontezza di riflessi e all’immediato arresto del locomotore non ha subito il peggio. Tale evento ha prodotto un’immediata reazione con due ore di sciopero a cui seguirà nelle prossime ore una riunione chiesta ed ottenuta dalle Rsu con i vertici di Ast, compreso il capo di stabilimento, per approfondire la dinamica e chiarire tutti gli aspetti che in quell’area ad oggi ancora risultano irrisolti».

Il rischio corso L’operaio sbalzato a terra, avrebbe riportato alcune escoriazioni. Dolorante ad una gamba, è stato assistito dall’infermeria interna di Ast e successivamente visitato dai sanitari del Santa Maria. Al di là delle conseguenze, fortunatamente lievi, le Rsu nel proclamare lo sciopero di due ore hanno inteso evidenziare il grave rischio corso, visto che se il convoglio non fosse stato immediatamente fermato, si sarebbe parlato di un fatto decisamente più grave. L’azienda ha subito accolto la richiesta di incontro urgente delle Rsu, a cui sarà presente il direttore di stabilimento Massimo Calderini e che si terrà martedì alle 13.

Il dottor Sandro Carletti

Menichino risponde agli stimoli Intanto l’azienda ospedaliera di Terni fa il punto sulle condizioni dell’operaio ternano rimasto gravemente ferito lo scorso 10 luglio e, da allora, ricoverato in rianimazione con riserva di prognosi: «Sono stabili e con lievi segnali di miglioramento – spiega una nota -. Il paziente è ancora in sedazione farmacologica e respirazione assistita». Così il dottor Sandro Carletti, direttore della neurochirurgia del Santa Maria di Terni: «Anche se il quadro clinico è ancora grave e la prognosi resta riservata, ci sono lievi segnali positivi – afferma -. Ciò che è più importante, considerato il gravissimo trauma subito, è che la situazione sia stazionaria. In generale, infatti, i parametri vitali sono buoni, la Tac non ha mostrato evoluzioni peggiorative e quando si superficializza la sedazione di protezione cerebrale, il paziente risponde agli stimoli».

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