Treno in Valserra: istituite sette fermate

Terni, RFI accoglie richiesta Prefettura. Tempi incerti per la riapertura della strada: nei ‘carteggi’ si parla del 21 agosto. Rocca San Zenone: residenti a casa entro domenica

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La speranza – detta a mezza bocca e con tanti dubbi – è che la strada provinciale 67 della Valserra possa riaprire entro il prossimo weekend. La certezza è che i lavori, non senza difficoltà, stanno andando avanti per rimuovere le situazioni di maggiore pericolo – massi e alberi in bilico – che incombono sulla principale – unica, viste le condizioni e la ‘comodità’ delle alternative – via di collegamento da e per le frazioni della Valserra, di fatto isolata dopo l’incendio che ha tormentato un’ampia zona boschiva fra Fontana della Mandorla e Rocca San Zenone, a Terni.

I RESIDENTI: «RIAPRITE LA STRADA»VIDEO

Le difficoltà Il transito continuo dei mezzi di servizio e, in un primo momento, le condizioni del suolo battuto dall’incedio, hanno creato non pochi problemi ai tecnici incaricati dalla Provincia di Terni di ripristinare le condizioni minime di sicurezza per giungere ad una riapertura ‘alternata’ della sp 67 Valserra, con tanto di semaforo per regolare il traffico in un tratto lungo circa 300/400 metri. Ma le difficoltà sono anche economiche: l’ente – come spiega il presidente Giampiero Lattanzi – «sta operando, da un punto di vista finanziario, anche oltre le proprie possibilità». Da qui i solleciti – per un intervento che si prospetta ‘di somma urgenza’ – nei confronti di Regione e Prociv Regionale, perché i fondi – circa 600 mila euro – siano certi e quindi disponibili. E se, nel breve, la strada potrà essere parzialmente riaperta (ma ciò, precisa Lattanzi, «potrà avvenire solo quando ci saranno le condizioni minime di sicurezza», le preoccupazioni riguardano anche il lungo-medio periodo: per quanto tempo la provinciale 67 resterà ‘alternata’ da un semaforo? In quali condizioni? E poi l’inverno, che con le precipitazioni potrebbe evidenziare altre criticità al momento soltanto ipotizzate.

Rocca San Zenone

Rocca San Zenone Nodi che il sopralluogo effettuato mercoledì mattina – Provincia, Comune, Protezione Civile – ha solo parzialmente sciolto. Qualche certezza in più, invece, per gli abitanti di Rocca San Zenone che, come afferma il sindaco Leopoldo Di Girolamo, «domenica – o con meno probabilità sabato – potranno tornare nelle proprie abitazioni».

Il treno Intanto Rete Ferroviaria Italiana ripristina, da giovedì, sette fermate dei treni nella stazione di Giuncano lungo la Orte-Falconara. La nota di RFI è stata recapitata alla prefettura di Terni che, insieme al Comune, aveva chiesto l’attuazione della misura per venire incontro alle esigenze più pressanti dei residenti della Valserra. Questo l’elenco dei treni con i rispettivi orari di fermata: R22801 dalle 8.10 alle 8.14 direzione Terni, R24726 dalle 9.09 alle 9.11 direzione Spoleto, R2483 dalle 12.22 alle 12.24 direzione Terni, R24736 dalle ore 13.14 alle 13.15 direzione Spoleto, R2487 dalle 17.12 alle 17.16 direzione Terni, R24748 dalle ore 18.11 alle 18.12 direzione Spoleto, R26850 dalle ore 19.16 alle 19.20 direzione Spoleto. Il personale di RFI presidierà lo scalo di Giuncano negli orari di fermata dei convogli.

Riapertura il 21 agosto? Nella missiva inviata da RFI alla prefettura di Terni c’è poi anche una ‘postilla’: «Le attuali determinazioni potranno divenire operative a partire da giovedì 17 agosto e fino alla riapertura della strada provinciale di Valserra, al momento ricalendarizzata al 21 agosto». E allora, vista l’autorevolezza di mittenti e destinatari, appare plausibile che la strada non possa riaprire prima di quella data.

Il Comune di Terni In una lunga nota pubblicata sul sito web dell’ente nel tardo pomeriggio di mercoledì, il Comune di Terni fa il punto della situazione: «Per sopperire almeno in parte ai problemi di collegamento dovuti alla chiusura della Provinciale Valserra, sarà riattivata la fermata ferroviaria di Giuncano. Faranno servizio i treni regionali diretti a Terni e per Terni. Il servizio sarà in funzione da giovedì 17 agosto, con diverse possibilità di orario. Il provvedimento è stato deciso da Ferrovie dello Stato, che ha accolto le richieste della Prefettura e del Comune di Terni».

La montagna ‘mangiata’ dal fuoco

«Costone roccioso pericoloso» Circa la possibile riapertura della SP 67 Valserra, spiega il Comune, «è stata confermata la pericolosità del costone roccioso che insiste sulla provinciale, costone reso instabile dall’azione dell’incendio che ha interessato i boschi della Valserra. Giovedì la Provincia e il Comune inoltreranno ufficialmente alla Regione il progetto di consolidamento che dovrebbe essere inserito nelle priorità legate allo stato di calamità per la siccità. Per consentire questa operazione così rapida il Comune ha attivato un procedura di somma urgenza, con una prima fase degli interventi di protezione dell’abitato con fondi propri di 110 mila euro, finalizzato a realizzare le opere propedeutiche agli interventi strutturali ed alla realizzazione di una barriera per la protezione della caduta dei detriti. Il progetto messo a punto dai tecnici del Comune prevede anche una seconda fase stimata in 240 mila euro, da realizzare subordinatamente all’acquisizione di finanziamenti regionali necessari per il rafforzamento corticale dello sperone roccioso presente sotto la prima torre medievale, per una superficie di 4 mila metri quadrati».

Forze dell’ordine Mercoledì mattina la Protezione civile del Comune di Terni e il sindaco Di Girolamo «hanno preso contatti con la farmacia Monicchi la quale, seppure in ferie, si è attivata per riaprire immediatamente il dispensario farmaceutico di Giuncano. Nel pomeriggio il sindaco ha chiesto al prefetto ed al questore l’ausilio delle forze di polizia per incrementare l’attività di presidio dei luoghi, al fine di consentire agli enti preposti di portare rapidamente a termine le delicate operazioni di messa in sicurezza. Tutti gli enti interessati alla vicenda – conclude la nota – hanno ribadito la necessità di garantire le imprescindibili condizioni di sicurezza prima di consentire la riapertura, anche a senso unico alternato, della strada provinciale. Meno difficile, invece, la situazione per il centro abitato di Rocca San Zenone dove domenica ci dovrebbe essere il rientro delle ottanta persone evacuate».

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