Arpa Umbria, nuovo corso ambientale

Un convegno a Terni: «Salute e ambiente si salvaguardano con la collaborazione»

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Cosa sappiamo dei rischi sanitari di origine ambientale cui è esposta la popolazione? Come si rilevano e si comunicano i dati? E, soprattutto, la politica tiene conto delle evidenze prodotte dalla comunità scientifica?

Il convegno Se ne è parlato nel seminario scientifico ‘Ambiente e salute: verso la valutazione dell’esposizione’, organizzato da Regione Umbria e Arpa Umbria, che si è tenuto mercoledì a Terni e nel corso del quale, in collegamento da Bruxelles, Roberto Bertollini dell’Organizzazione mondiale della sanità ha sottolineato come la strada per la piena conoscenza dei fattori tossici per l’uomo sia ancora lunga: «Stiamo studiando solo la punta dell’iceberg – ha detto – e ogni giorno si sommano nuovi elementi. Nei prossimi anni, per esempio, il cambiamento climatico sarà un valore sempre più rilevante. Le nuove sfide sono nella complessità dell’esposizione».

La salute Fabrizio Oleari dell’Istituto superiore di sanità – e ‘padre’ dello studio Sentieri – ha rimarcato come «l’epidemiologia sia fondamentale per la sanità pubblica. Tutto ciò però sarà possibile solo attraverso una ‘legislazione orizzontale’ che persegue la logica del miglioramento delle politiche di prevenzione e protezione della salute e dell’ambiente. Mentre Giancarlo Marchetti di Arpa Umbria che ha illustrato le azioni nel monitoraggio e nella salvaguardia del territorio.

PARLA GIANCARLO MARCHETTI: IL VIDEO

La Regione Maria Donata Giamo della direzione ‘Salute e coesione sociale” della Regione Umbria ha illustrato le linee guida del nuovo Piano regionale della prevenzione che è stato siglato nel mese di novembre e avrà una durata di 4 anni: «Non un semplice atto di programmazione, ma un vero e proprio processo di progettazione partecipata, attraverso il quale coinvolgere non solo gli operatori sanitari, ma tutte le risorse presenti nella comunità e nei territori, come i Comuni, la scuola, le forze imprenditoriali, fino alle associazioni di volontariato, nella definizione di progetti e interventi finalizzati ad ottenere obiettivi di salute. La comunicazione, poi, deve avere un ruolo sempre più prominente. La popolazione deve ricevere informazioni sull’ambiente non solo in casi di emergenza».

L’Arpa Walter Ganapini, direttore generale di Arpa Umbria, ha spiegato che «oggi l’interfaccia fra ambiente e salute rappresenta la base strutturale per l’analisi e l’elaborazione di politiche per l’attuazione di uno sviluppo sostenibile. Il territorio e le produzioni, anche per implementare i fattori competitivi del nostro sviluppo. Tra i progetti futuri di Arpa Umbria, infatti, c’è la costituzione di un forum dei portatori di interesse in modo da rendere la popolazione un soggetto attivo nella costruzione del proprio futuro».

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