Ast, l’ad Burelli atteso per il 4 aprile a Terni

La Fismic esprime: «Come già avvenuto nei mesi precedenti, preoccupazione per quanto è emerso nell’incontro per ThyssenKrupp svoltosi al Mise»

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di M.T.

A maggio – un po’ tutti, politici e sindacalisti, rivendicano il merito della nuova convocazione – dovrà fare un ‘salto’ al Mise, per il secondo vertice di verifica dell’accordo per ThyssenKrupp Ast (il primo da amministratore delegato) e quindi Massimiliano Burelli dovrà fare in fretta a farsi dare il maggior numero di informazioni possibili.

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L’esordio Lui, Burelli, prenderà ufficialmente possesso della carica il 1 di aprile, che però ‘casca’ di venerdì e quindi potrebbe essere a Terni, magari per dare un’occhiata all’ufficio, già da lunedì 4. Lucia Morselli lo avrebbe fatto trapelare nel corso dell’incontro di martedì al Ministero, ma è probabile che – nei giorni scorsi era trapelata la voce in base alla quale il nuovo amministratore delegato sarebbe stato presentato ad Essen – in viale Brin si decida di non dare particolare risonanza alla cosa.

Le scorie Anche perché la politica aziendale, quando si tratta degli affari loro, è decisamente ‘minimalista’ sul piano della comunicazione. Per dire, se uno torna a chiedere quante sono le aziende che hanno presentato la manifestazione di interesse in relazione al bando per la realizzazione dell’impianto per il recupero delle scorie, la risposta che ottiene è: «Risulta che siano in numero significativo».

Il sindacato Mercoledì, intanto, anche l’unico sindacato che non aveva commentato gli esiti del vertice di Roma – la Fismc – ha fatto sentire la sua voce, dopo la riunione del direttivo provinciale, che però l’ha presa larga, visto che ha discusso anche «del perdurare della crisi nel territorio ternano». E l’analisi è preoccupata: «L’aumento dell’utilizzo della cassa integrazione, collocando la nostra provincia al primo posto in Italia, ci mostra un territorio in profonda crisi che richiede a tutti, a partire dalle istituzioni locali, un più consistente impegno. Tra il 2014 e il 2015, le ore di cassa integrazione a Terni sono aumentate del 32,7%. Numeri addirittura allarmanti per la cassa integrazione straordinaria: +136.1%. Dati che non lasciano spiragli per parlare di ‘ripresa economica’».

Le paure La Fismic esprime poi «preoccupazione anche per ciò che potrebbe concretizzarsi nei prossimi mesi in tema di ammortizzatori sociali, la nuova cassa integrazione subirà forti limiti sia per la durata (massimo 24 mesi in 5 anni) sia per l’effetto indotto dall’alto costo che un’azienda, peraltro in crisi, dovrà sopportare in termini economici (ticket di accesso). Tutto questo, appunto, in un quadro economico ancora incerto potrebbe indurre molte imprese a rinunciare a ristrutturarsi per ripartire e procedere per la strada, socialmente grave, della riduzione parziale o totale di personale».

L’Ast Infine arriva il passaggio sulle acciaierie: «Il direttivo provinciale, come già avvenuto nei mesi precedenti, esprime preoccupazione per quanto è emerso nell’incontro svoltosi al Mise. Il rappresentante della ThyssenKrupp, Peter Sauer, pur confermando l’impegno della multinazionale tedesca sul sito di Terni, ha affermato, smentendo le dichiarazioni fatte nel mese di dicembre dall’attuale Ad, che la “ristrutturazione non è stata ancora completata”, anche in prospettiva dell’ incertezza sulla normativa antidumping europea. Nell’incontro già previsto entro la fine del mese di maggio con il nuovo amministratore delegato di Ast sarà dunque necessario verificare le reali prospettive di medio e lungo termine del sito siderurgico ternano, anche rispetto all’annunciato ‘piano B’ eventualmente da attuare sulla base dell’evoluzione delle normative antidumping, ed i tempi di realizzazione del progetto per il recupero delle scorie di lavorazione. Il direttivo provinciale auspica che al prossimo incontro al Mise previsto per la fine di maggio, si possa avviare una discussione più approfondita e concreta sulle prospettive produttive di Ast e più complessivamente in merito al rilancio del tessuto economico di Terni».

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