Castelluccio di Norcia: «Accuse infondate»

Lorenzo Monelli e Paolo Vandone, presidenti del gruppo Cai di Marche e Umbria, rispondono al sindaco Nicola Alemanno

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Il botta e risposta su Castelluccio di Norcia non si placa, anzi. Dopo la sortita del sindaco, Nicola Alemano, ecco la presa di posizione del Club Alpino Italiano.

di Lorenzo Monelli e Paolo Vandone 
Presidenti del gruppo regionale Marche e Umbria del Club alpino italiano

Signor Sindaco,
prendiamo atto con sorpresa delle sue dichiarazioni pubblicate nel sito umbriaOn e, più in particolare:  «Tralascio ogni mia opinione sulle associazioni che si fanno paladine dell’ambiente senza prendere conoscenza dei tanti problemi concreti, reali e incombenti, da affrontare ogni giorno. Le loro strumentalizzazioni politiche sono inaccettabili e fuori luogo, soprattutto se si considera l’assenza di tutti quelli che oggi stanno accendendo la polemica, molti dei quali direttamente invitati ai numerosi tavoli di lavoro sul tema convocati in Comune».

Per rammentarLe, qualora se ne fosse dimenticato, che i gruppi Regionali Marche e Umbria del Club Alpino Italiano richiesero, in data 20 luglio 2015, un incontro per essere messi a conoscenza delle iniziative che codesto Comune avrebbe voluto realizzare nonché per formulare considerazioni ed eventuali proposte atte a salvaguardare il fragile eco-sistema dei Piani di Castelluccio. Non essendo pervenuta alcuna risposta, in data 26 agosto 2015, sollecitammo nuovamente una richiesta di incontro rimasta priva anch’essa di riscontro.

Perdurando l’atteggiamento di irrispettosa noncuranza, in data 25 gennaio 2016 inviammo una proposta di soluzione predisposta dalla nostra Commissione Interregionale Tutela Ambiente Montano (TAM) che voleva e vuole rappresentare un contributo di idee per la risoluzione dei problemi di fruizione e accessibilità al Pian Grande di Castelluccio soprattutto durante il periodo della ‘fioritura’ che, con il trascorrere degli anni, sono sempre più intensi, cronici e di difficile gestione. Anche in quest’ultima circostanza il nostro contributo è rimasto privo di riscontro.

Riteniamo pertanto inaccettabile quanto da Lei dichiarato nel sopracitato articolo nel quale, tra l’altro, rivolge generiche quanto infondate (almeno nel nostro caso) accuse nei confronti delle Associazioni Ambientaliste, di cui anche il Club Alpino Italiano fa parte. Tutto ciò premesso manifestiamo il nostro più energico dissenso da quanto da lei dichiarato chiendendoLe una pronta e inequivoca rettifica, accompagnata da impegni precisi volti a superare quello stato di emergenza e di stress ambientale che va purtroppo cronicizzandosi a Castelluccio.

I Piani di Castelluccio non meritano ma soprattutto non sono in grado di assorbire sempre crescenti violenze anche quest’anno, che sono a Lei ben note, con rischi di danni imminenti non più recuperabili. Castelluccio, per la sua unicità e peculiarità, é un sito unico al mondo che ci viene invidiato e va promosso salvaguardandolo. Non ci sono altre e frettolose soluzioni.

Voglia interpretare l’intervento delle associazioni ambientalistiche, come il Club Alpino Italiano, come un contributo alla soluzione di un problema che sentiamo comune e giammai come un attacco vile e sterile ad una Istituzione pubblica come il Comune di Norcia. Ci auguriamo che codesta Amministrazione si avveda presto, nella consapevolezza che la condivisione del problema aiuta nella ricerca della soluzione che inderogabilmente deve essere rispettosa dell’ambiente e che deve assicurare dignità a chi vive in montagna. In attesa di sollecito e cortese riscontro inviamo distinti saluti.

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