Comune di Terni: «Liquidiamo ‘Usi’»

Tutti i servizi saranno affidati a ‘Terni reti’. Piacenti D’Ubadi: «Contiamo di salvaguardare i circa 35 dipendenti»

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di Fra.Tor.

Continua la messa in pratica di quello che viene chiamato il ‘piano di razionalizzazione delle società partecipate’ da parte del Comune di Terni. Mercoledì, l’assessore al bilancio e alle partecipate, Vittorio Piacenti D’Ubaldi, ha presentato in giunta una delibera legata alla scelta dell’amministrazione comunale di mettere in liquidazione la società ‘Umbria servizi innovativi’. Per le sorti dei dipendenti ‘Usi’, alcuni giorni fa, i lavoratori della Bct di Terni avevano già espresso preoccupazione.

Razionalizzazione «Le scelte strategiche dettate dalle normative nazionali obbligano i Comuni alla razionalizzazione», ha esordito l’assessore. «Per questo motivo abbiamo a lungo ragionato sull’opportunità di tenere o meno in vita due società analoghe: ‘Usi’ e ‘Terni reti’. La decisione è stata quella di mettere in liquidazione ‘Usi’ e dare a ‘Terni reti’ tutta la gestione dei servizi».

L’iter La delibera di giunta, spiega Piacenti D’Ubaldi, «dovrà essere approvata dal consiglio comunale e, solo dopo l’approvazione, in un’assemblea straordinaria già fissata per il 30 settembre, si potrà provvedere alla liquidazione. Fatto questo, entro il 15 ottobre, il consiglio dovrà approvare il piano industriale e il nuovo statuto di ‘Terni reti’ e da lì partirà il nuovo processo».

I posti di lavoro Attualmente, ‘Umbria servizi innovativi’, «conta circa 35 dipendenti e, ovviamente, il nostro auspicio è quello di garantire la salvaguardia di tutti i posti di lavoro. Prima, però, bisognerà approvare il piano industriale di ‘Terni reti’».

Le altre partecipate Per quanto riguarda le altre società partecipate, conclude l’assessore, «per il 28 settembre è fissata l’assemblea straordinaria per la liquidazione di Atc; mentre, entro il 10 ottobre, dovrà tornare il consiglio comunale la vicenda dell’Azienda speciale delle farmacie municipali, per la sua trasformazione in Srl, per il nuovo statuto e per il contratto di servizi per i prossimi anni».

Forza Italia plaude Il vice presidente del consiglio comunale, il forzista Federico Brizi, è soddisfatto: «Finalmente questa amministrazione si sta ravvedendo e sta seguendo le indicazioni che da anni la minoranza suggerisce e cioè porre in liquidazione l’Usi. Fino a qualche anno fa si viveva un periodo di vacche grasse, nel quale grazie a un’elastica finanza creativa con il bilancio comunale era possibile coprire i buchi di tutte le società partecipate, ora non è più possibile. Occorre un’operazione di trasparenza e risanamento generale. Spero che l’amministrazione continui a seguire questo indirizzo e con l’auspicio che la giunta presto comunichi la ‘demolizione’ di un vero e proprio pachiderma: il Sii, che tanto è costato alla comunità in barba alla legge Galli. In seguito alla sua costituzione l’Asm è stata impoverita, era proprietaria non solo delle fonti, ma anche della rete. Il Sii oggi l’acqua non la paga e la rivende a prezzi stratosferici come se fosse del buon vino, di fronte a questa situazione, la politica deve avere il coraggio di assumersi le proprie responsabilità, trovare la via di uscita e tornare allo stato quo ante».

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