Ilva, Marco Pucci rinuncia al ruolo di Dg

L’ex amministratore delegato della ThyssenKrupp Ast di Terni: «Preferisco attendere l’esito del ricorso in Cassazione sul processo per il rogo di Torino»

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«Ringrazio i commissari per la fiducia che mi hanno mostrato nel nominarmi direttore generale di Ilva per la fase di trasferimento degli asset della società. Tuttavia non ritengo di accettare l’offerta e preferisco attendere l’esito del ricorso in Cassazione sul processo che mi ha visto condannato ingiustamente per il tragico incidente alla Thyssen di Torino».

Pucci rinuncia Marco Pucci, l’ingegnere ternano, ex aministratore delegato della ThyssenKrupp Ast di Terni, poi sostituito da Lucia Morselli, ha annunciato così, con una nota, la volontà di fare un passo indietro dopo che la sua nomina aveva provocato aspre polemiche, visto che è stato condannato per il rogo – nel quale morirono sette operai – della ThyssenKrupp Ast di Torino, insieme all’amministratore delegato Harald Espenhahn e ad altri altri dirigenti quadri.

La vicenda giudiziaria Nel processo di appello la pena inflitta a Pucci era stata ridotta da 7 a 6 anni e dieci mesi di reclusione. Ora si è in attesa del pronunciamento della Corte di cassazione, alla quale si è rivolto lo stesso Pucci: «All’epoca – ricorda – ero nel Cda della società senza alcuna delega alla sicurezza e con responsabilità nelle aree commerciali e del marketing. Confido che i giudici supremi sapranno dare il giusto peso alle responsabilità penali personali». La suprema corte ha fissato l’udienza per il 13 maggio.

 

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