Mense scolastiche: «Condanne e bugie»

Marco Cecconi (FdI-An): «I gestori del servizio a Terni condannati nel Lazio per i servizi di refezione, ma a Perugia hanno taciuto il dettaglio. Si è verificato?»

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Marco Cecconi

Marco Cecconi

di Marco Cecconi
FdI-An Comune di Terni

I vertici della società che attualmente gestisce il servizio di refezione scolastica a Terni sono stati condannati – con sentenza del Tar poi confermata anche dal Consiglio di Stato – per “inadempimenti” e “grave negligenza” nelle forniture rese in due diverse città del Lazio proprio per i servizi di refezione scolastica. Di conseguenza, in quelle due città è stata anche sentenziata la decadenza della società dal servizio, come previsto dalla legge.

E ancora: tali circostanze sono state dolosamente taciute o meglio negate in occasione dell’affidamento dello stesso servizio in un’altra città, ovvero Perugia, tanto da indurre la Procura del capoluogo umbro ad ipotizzare, al riguardo, l’ipotesi di reato di “falso ideologico commesso dal privato in atto pubblico”, nell’ambito di un’inchiesta in cui alla stessa società viene contestato anche un altro illecito penale, non meno grave, ovvero la “frode nelle pubbliche forniture”, per aver violato il capitolato d’appalto sia sotto il profilo qualitativo che quantitativo di cibi e pietanze somministrate ai bambini nelle scuole. E cioè per aver fornito “cibi contaminati ed in pessimo stato di conservazione”, integrando così la fattispecie di “delitti contro la salute pubblica”.

In questo quadro, entro il prossimo 31 dicembre a Terni dovranno essere riassegnati i servizi di refezione scolastica, a fronte dell’espletamento delle procedure di evidenza pubblica previste per legge. Qual è lo stato dell’arte? Per caso si intende ricorrere alla solita proroga, nonostante le censure indirizzate a palazzo Spada dalla Corte dei Conti? Per il passato, anche nell’occasione dell’aggiudicazione dell’appalto vigente da parte del Comune di Terni, l’aggiudicatario a suo tempo aveva dichiarato il falso? E, per il futuro, quali accertamenti si intende condurre, in fase di verifica dei requisiti di legge da parte dei concorrenti, al fine di escludere che possano essere commessi ulteriori falsi in atto pubblico e che, quindi, l’amministrazione finisca con l’assegnare il servizio a soggetto inidoneo in base alle normative vigenti? A fronte degli illeciti contestati prima nel Lazio e più recentemente a Perugia, a Terni sono stati condotti particolari controlli e, se sì, con quali esiti?

Sono alcuni dei quesiti che ho indirizzato all’amministrazione comunale, con un’interrogazione presentata lunedì 26 in consiglio: perché la salute degli studenti ternani e l’uso corretto del denaro pubblico sono sicuramente più importanti degli interessi privati di qualcuno.

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