Sanità, «un ‘golpe’ nei confronti di Assisi»

Antonio Lunghi, sindaco facente funzioni, attacca sulla riorganizzazione delle chirurgie: «Un atto ‘terroristico’ verso il personale»

Condividi questo articolo su

«Un vero e proprio ‘golpe’ nei confronti dell’ospedale di Assisi e un atto ‘terroristico’ nei confronti del personale ospedaliero». Antonio Lunghi, sindaco facente funzioni del comune perugino, non ci sta in merito alla riorganizzazione delle chirurgie generali e specialistiche degli ospedali del territorio. E lo fa capire a chiare lettere con una nota.

Il ‘golpe’ «L’ospedale di Assisi deve garantire solo prestazioni di chirurgia ambulatoriale, day surgery e week surgery con degenza inferiore ai cinque giorni», si legge nella lettera inviata dal responsabile della direzione medica Rosignoli ai referenti delle unità operative in riferimento alla riorganizzazione. La risposta di Lunghi non si è fatta attendere: «Si configura come un vero e proprio ‘golpe’ quello messo in atto dall’Azienda unità sanitaria locale Umbria 1 nei confronti dell’ospedale e di un’intera comunità allargata».

‘Terrorismo’ e stile sovietico Nella nota Lunghi aggiunge che «in pratica, con questo atto, si declassa l’ospedale di Assisi e viene smantellata la chirurgia. Il documento è realizzato in perfetto stile sovietico senza avvisare minimamente le comunità coinvolte, né tantomeno il sindaco che funge da autorità sanitaria del territorio. Un atto ‘terroristico’ anche nei confronti del personale ospedaliero, anch’esso non avvisato e costretto a subirne le conseguenze. E tutto questo dopo aver dato in precedenza amplissime assicurazioni sul futuro dell’ospedale».

La richiesta Lunghi riferisce di aver chiesto un «urgentissimo incontro per chiarire le conseguenze di tale incresciosa decisione» con il direttore generale della Usl Umbria 1, Giuseppe Legato, al quale ha inviato una lettera. La nota evidenzia inoltre «la coincidenza di date», visto che «proprio durante le vacanze di agosto e con estrema fretta si ordina e si pretende che un’intera comunità e un comprensorio ancor più vasto subiscano supinamente tali nefaste decisioni». Lunghi annuncia per concludere azioni «per tutelare i cittadini e i milioni di turisti che giungono ogni anno ad Assisi».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli