Terni, Asm e Comune: spuntano nuovi debiti

La ‘partecipata’ chiede altri 5,5 milioni, dopo i 6,5 per i quali ha ottenuto un decreto ingiuntivo: opposizioni scatenate

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Prima erano cinque e mezzo –  il 12 luglio il giudice Alberto Caprioli aveva emesso un ‘decreto ingiuntivo’ con il quale si imponeva al Comune di Terni di pagare all’Asm e al consorzio Cns oltre 5 milioni e mezzo di arretrati per il servizio di trasporto e raccolta dei rifiuti urbani – ma adesso ne spuntano fuori altri sei e mezzo: così il totale delle somme che palazzo Spada deve pagare ad Asm e Cns raggiunge i 12 milioni di euro, che si aggiungono ai cinque milioni reclamati da Usi ai sei richiesti da Atc.

La 'messa in mora'

La ‘messa in mora’

La precisazione Nella lettera che il direttore generale di Asm, Stefano Tirinzi, ha inviato il 16 settembre al Comune di Terni si precisa infatti che la somma (6 milioni, 555 mila, 65 euro e 40 centesimi) si riferisce a sei fatture – la prima datata 29 febbraio, l’ultima 30 giugno) e che «il presente sollecito di pagamento non include le fatture inevase con competenza fino a dicembre 2015, oggetto di apposito contenzioso (decreto ingiuntivo) tra le parti tutt’ora in corso» e che «la presente vale quale formale atto di messa in mora».

Vittorio Piacenti D'Ubaldi

Vittorio Piacenti D’Ubaldi

Piacenti Sul ‘caso Asm’, era già intervenuto l’assessore al bilancio del Comune di Terni, Vittorio Piacenti D’Ubaldi, sottolineando che, secondo lui, tutto sarebbe già stato risolto. «In merito alla notizia del decreto ingiuntivo dell’Asm di 5,5 milioni di euro – aveva tenuto a precisare – trattasi di debiti commerciali per la gestione del ciclo dei rifiuti regolarmente iscritti in bilancio che in parte sono stati già pagati e che per la differenza saranno pagati sulla base di una dilazione già concordata con l’azienda. Non si tratta quindi di presunti debiti fuori bilancio o altro ma di fatture emesse, regolarmente impegnate e che saranno saldate mediante una dilazione concordata».

Emilio Giacchetti

Emilio Giacchetti

Giacchetti C’è stato pure chi, però, come l’assessore all’ambiente del Comune di Terni, Emilio Giacchetti, non ci è andato molto leggero chiamando in causa l’Asm in relazione alle problematiche che si registrano nella gestione dei rifiuti in città: «La differenziata è una grande sfida per Terni, è un processo inevitabile. Asm non si è mossa nel migliore dei modi, in particolare la distribuzione dei nuovi contenitori non è stata efficiente, la comunicazione con l’utenza non è stata mirata, si è badato poco al coinvolgimento dei cittadini. Ma sono convinto che con un adeguato e immediato cambio di passo di Asm la situazione sia pienamente recuperabile».

Enrico Melasecche

Enrico Melasecche

Melasecche Inutile dire che la novità non potrà che far inasprire la polemica sulla situazione economica del Comune di Terni: «Alla fine tutto si paga – accusa Enrico Melasecche (I love terni) – perché le regole economiche non fanno sconti. Le casse del Comune di Terni, dopo diciassette lunghissimi anni di politica degli sperperi, gli amici di questi amici non sono mai sazi, senza un apporto serio di utili dalle partecipate (anche quelli di Terni Reti sono stati falcidiati da un’altra operazione di finanza derivata) è matematicamente al dissesto. Se la svendita delle farmacie (sbandierata come valorizzazione!) non dovesse riuscire o comunque non dovesse racimolare quanto necessario a coprire anche gli ulteriori buchi che stanno arrivando come tegole dalla liquidazione di USI, ATC Parcheggi, ATC Servizi, Consorzio Aree Industriali, ISRIM, ecc, la sorte di Di Girolamo è segnata: commissariamento e nuove elezioni, perché la dichiarazione di predissesto, è una sorta di patteggiamento in cui ammetti il delitto ma dichiari di pentirtene per cui lo Stato ti consente di rinviare gran parte degli ulteriori debiti al futuro seguendo un percorso di rieducazione».

Marco Cecconi

Marco Cecconi

Cecconi Mentre Marco Cecconi (FdI-An), a proposito dell’ipotesi ‘pre dissesto finanziario’, dice che «loro, gli artefici di un simile disastro, hanno negato l’evidenza fino all’ultimo, in questa consiliatura, ad iniziare dall’assessore al ramo. Bilancio di previsione dopo bilancio di previsione, assestamento dopo assestamento, consuntivo dopo consuntivo, da un documento di programmazione all’altro. Nonostante tutte le censure mosse dai revisori dei conti. Nonostante tutte le istanze di cambiamento di rotta avanzate dalle opposizioni, rimaste inascoltate se non derise. E così sono arrivati i decreti ingiuntivi, i pignoramenti e le ipoteche. Nella migliore delle ipotesi, quello del predissesto come alternativa al default sarà l’unico vero bilancio di fine mandato di quest’ultima amministrazione-Di Girolamo: un’ipoteca pesantissima sul futuro in termini economici, a cui vogliamo credere che i ternani sapranno rispondere con un riscatto politico». Mentre nell’immediato, Cecconi chiede «la convocazione urgente di una seduta di questa assemblea, anche con la partecipazione attiva dei vertici dell’Asm, esclusivamente dedicata al tema della raccolta differenziata, anche al fine di una revisione urgente delle regole attuali che consenta la doverosa introduzione di meccanismi premiali per gli utenti».

Francesco Ferranti

Francesco Ferranti

Ferranti Alla luce di una raccolta differenziata che continua a stentare e a mal funzionare, dice invece Francesco Ferranti (Forza Italia), «e alla luce di recenti dichiarazioni della giunta che di fatto ne attribuiscono le responsabilità all’Asm . Tenendo altresì conto che è vigente un atto d’ indirizzo politico dello scorso luglio che dava chiare indicazioni politiche da attuare, vedasi l’interlocuzione di Asm e Comune con i singoli condomini, affrontandone caso per caso le difficoltà e criticità e vedi la tolleranza per questi primi mesi verso i cittadini e le imprese, evitando dunque sanzioni a chi si trovasse in situazione di negligenza nello svolgere la raccolta differenziata e inoltre a mettere a punto i meccanismi della tariffa puntuale. Essendo trascorsi 2 dei 3 mesi prestabiliti come sperimentali e permanendo evidenti criticità in molte zone e quartieri e viste le sopra citate dichiarazioni della giunta, come capogruppo di Forza Italia annuncio che chiederò in terza commissione che la stessa svolga in tempi brevi un’audizione con i vertici di Asm e con l’assessore competente, affinché l’organismo consiliare sia messo al corrente dello stato delle cose e di queste dichiarazioni della giunta riguardo ad Asm».

 

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