Terni Biomassa, Arpa autorizza la ripartenza

A quasi quattro mesi dalla fermata imposta dal Comune, i lavori di messa a norma del termovalorizzatore sono conclusi: primi test previsti a breve

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Lo stop era arrivato il 19 maggio scorso: il sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo, aveva ordinato a Terni Biomassa «la immediata sospensione della attività fino al ripristino delle condizioni autorizzati». La decisione derivava da una nota della Usl2 e dalla conseguente richiesta inoltrata dagli uffici comunali.

Emilio Giacchetti

Emilio Giacchetti

Le motivazioni Da quel giorno il termovalorizzatore di Maratta è spento: «In relazione a quanto accertato dai carabinieri del nucleo operativo ecologico di Perugia e Arpa Umbria – aveva spiegato l’assessore all’ambiente, Emilio Giacchetti – l’attività di gestione dell’impianto di recupero condotto dalla Soc. Terni Biomassa S.r.l., non risultava conforme alle condizioni e prescrizioni dell’atto autorizzativo 9127-09/TR e successivi aggiornamenti e quindi la Regione ha diffidato la Società che, deve adempiere al rispetto di una serie di prescrizioni tecniche, gestionali e procedurali. Sarà attivata da parte degli organi preposti una azione di monitoraggio con l’utilizzo di strumenti aggiuntivi rispetto a quelli già presenti, per un controllo più circostanziato e dettagliato, e solo dopo le opportune valutazioni, stabiliremo il da farsi».

Terni-Inceneritore-ex-PrinterI lavori Sulla decisione era sorta una diatriba, che aveva anche assunto toni fortemente polemici, tra Terni Biomassa e Arpa, ma poi l’azienda avrebbe deciso di darci un taglio e dare seguito alla richieste contenute nella documentazione che accompagnava il provvedimento di ‘stop’. Secondo quanto risulta a umbriaOn, insomma, adesso sarebbe nelle condizioni di riavviare l’impianto.

La procedura Arpa Umbria, dopo aver visionato la documentazione tecnica fornita dall’azienda sui lavori fatti sull’impianto, ha concesso il ‘via libera’ ed ha inviato il parere alla Regione, che a sua volta lo ha reso noto al Comune di Terni. Al quale adesso spetta il compito di rimuovere l’ordinanza di maggio e autorizzare la riaccensione: quando avverrà, Terni Biomassa potrà avviare l’impianto, facendolo marciare per cinque giorni bruciando solo gas metano, per poi ricominciare a bruciare pulper, così da effettuare – il processo durerà una settimana – test paralleli, da parte degli organismi di controllo e delle due aziende ‘di parte’ incaricate da Tozzi Holding. Alla fine si incroceranno i dati e se tutto sarà in regola, il termovalorizzatore potrà tornare in produzione. La decisione del Comune è annunciata «a breve».

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