Terni, Cgil scatenata: «Sistema in crisi»

Il sindacato ne ha, quasi, per tutti: istituzioni, sistema del credito, politica. Il giudizio è negativo su tutti i fronti

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In attesa di parlare di quel che resta delle relazioni industriali con Lucia Morselli, la Cgil ternana ha affrontato «lo stato in cui versa il sistema economico e sociale della comunità ternana» e il «il critico sistema di relazioni fra le forze sociali e le istituzioni pubbliche». E qui si è scatenata.

L’allarme «Registriamo con preoccupazione – dice la Cgil – distrazioni, ritardi e preoccupanti comportamenti contraddittori tra gli annunci, gli accordi sottoscritti le decisioni poi assunte soprattutto in fase di impostazione dei bilanci preventivi. In modo particolare notiamo nella città di Terni la mancanza di una proposta prospettica che non si riduca ad affrontare solo l’emergenza. Come Camera del Lavoro di Terni abbiamo da tempo chiesto alle istituzioni locali di promuovere interventi straordinari in grado di agire nella crisi del sistema occupazionale, ambientale e industriale per riconsegnare l’area ternana, nello scenario nazionale con la sua immagine migliore».

Area di crisi Terni, a giudizio del sindacato, «con energia e solerzia deve affrontare temi come sicurezza, lavoro, alla povertà e lotta al degrado ambientale con interventi autorevoli che possano utilizzare risorse locali nazionali ed europee. La Cgil da tempo ha chiesto che si presenti al governo nazionale il riconoscimento dell’area di crisi complessa e contemporaneamente i governi locali assumano gli atti che ne evidenziano in modo coerente la volontà attuatrice. Sono stati convocati nei mesi passati consigli comunali unitari, c’è stato un importante pronunciamento della Regione, purtroppo però ad oggi. Non vediamo atti amministrativi concreti».

Gli appalti La Cgil ricorda anche di aver «chiesto con le altre sigle sindacali la definizione di un protocollo sugli appalti per ordinare un comparto dove si registrano atti preoccupanti in tema di diritti contrattuali e di sicurezza, vorremmo così, come è avvenuto in altre regioni, concludere il tutto con l’introduzione di regole vincolanti e trasparenti».

Economia e ambiente Il sindacato, poi dice di trovare «inaccettabile la distrazione, celata dal richiamo a statuti e regolamenti, sulla marginale e spesso debole iniziativa sul fronte delle iniziative a sostegno del sistema industriale, con specifico riferimento al ruolo della fondazione Carit», mentre «denuncia con preoccupazione il progressivo restringimento e spesso confusione nelle attività dei servizi essenziali, un tempo esempio di moderna e attenta politica amministrativa. L’ambiente in cui viviamo non può trasformarsi in luogo di conflitto e di degrado, dove il diritto di cittadinanza corre gravissimi pericoli e favorisce il crescere di una cultura violenta ed esclusiva animatrice dei peggiori egoismi».

Il confronto Alle istituzioni si chiede «il ripristino di un metodo dove venga privilegiato l’ascolto e il confronto, respingendo il sistema di convocazione di incontri riservati esclusivamente all’informazione. Vorremmo capire se quanto è emerso nella discussione estiva da parte di alcuni esponenti della giunta comunale troverà applicazione dando così valore al metodo del confronto costruttivo. La Camera del Lavoro di Terni chiede di lavorare per un progetto che faccia della coesione sociale il valore fondante ovviamente per ottenere questo è fondamentale riconoscere il ruolo di tutte le forze sociali rappresentative».

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