Terni: «Il Comune chiuderà una scuola»

La denuncia viene da Rinascita socialista: «Ce lo ha detto l’assessore Riccardi»

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«Il Comune di Terni vuole chiudere la scuola materna di via del Mandorlo, a Campitello». A lanciare l’allarme è il segretario regionale di ‘Rinascita socialista Rdl’, Andrea Fabbri, che rivela: «L’assessore Carla Ricardi ha confermato la prospettiva della chiusura adducendo motivazioni di carattere economico (affitto da versare all’Ater non più sostenibile per le casse comunali) e di natura tecnica (calo di iscrizioni e costi della mensa in loco)».

Pericolo disagi Fabbri ritiene «tali motivazioni del tutto infondate», e anzi vuol «mettere in evidenza il disagio sociale che si verrebbe a creare in un’area dalla città ad alta densità abitativa con forte incidenza di famiglie giovani. Il rischio è che a un mese dall’inizio delle lezioni si possa prendere una decisione ‘dall’oggi al domani’ che metterà in difficoltà un buon numero di famiglie con i bambini già iscritti alla scuola d’infanzia comunale di via del Mandorlo. Famiglie che oggi sono tranquillamente in vacanza potrebbero tornare dalle ferie con la sorpresa di trovare il cartello ‘scuola chiusa’ e la conseguente necessità di cambiare plesso (Cesi o Campomaggiore) senza aver avuto prima né la possibilità di confronto, né quella della scelta di una sede alternativa conforme alle proprie esigenze logistiche».

Le obiezioni Secondo il segretario di Rinascita socialista, «l’affitto che il Comune di Terni paga all’Ater per i locali di via del Mandorlo non è “il più caro che il Comune paga per le scuole materne comunali” (poco più di 10 mila euro all’anno contro i 23 mila euro e passa della scuola di via Cadore e altre», ma non solo: «Quante domande sono arrivate per la scuola di Campitello – chiede Fabbri – e quante di queste sono state a priori deviate verso altre strutture considerata la decisione politica di chiudere la struttura?».

La proposta Invece di chiudere la materna di via del Mandorlo, è la proposta, «l’amministrazione potrebbe accorpare a Bct la BiblioLuna, che ha sede sempre nei palazzi Ater di via del Mandorlo, liberandone i locali e risparmiando quindi l’affitto per circa 8 mila euro all’anno. È più o meno la stessa somma che si risparmierebbe con la chiusura della materna. Se la mensa in loco rappresenta un ulteriore costo da sopprimere, il Comune potrebbe estendere alla materna di Campitello il servizio mensa All Food già offerto in altri plessi. Queste semplici misure consentirebbero comunque di conseguire risultati di bilancio, ma non creerebbero un problema di ordine sociale proprio sotto Ferragosto».

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