Terni, lavoratori all’Ast come nel ‘terzo mondo’

«Quella che si vede – spiega un lavoratore, che ha deciso di rivolgersi a umbriaOn – è la situazione in cui si trovano gli spogliatoi di alcune ditte terze, all’interno della ThyssenKrupp»

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di M.T.

Le immagini parlano da sole: «Quella che si vede – spiega un lavoratore, che ha deciso di rivolgersi a umbriaOn per denunciare la cosa – è la situazione in cui si trovano gli spogliatoi utilizzati dagli operai dipendenti di alcune ditte terze, all’interno della ThyssenKrupp Ast Terni. Non vengono puliti da quando il consorzio ‘Terni risorse’ è subentrato alla ConsImec, ovvero da ottobre 2015».

LE FOTO DELLA VERGOGNA

Terni Risorse3La sporcizia Da allora, racconta ancora il lavoratore, «è semplicemente successo che, ‘Terni risorse’ non avrebbe rinnovato il contratto con la ditta che, in precedenza, curava la pulizia degli spogliatoi per conto di ConsImec e, quindi, nessuno è più venuto a pulire. Ogni tanto lo facciamo noi – spiega – ma la situazione sta diventando insostenibile». Si sono anche rivolti ai sindacati, dice il lavoratore, «che hanno chiesto a ‘Terni risorse’ di provvedere», ma senza risultati.

WP_20160701_004ThyssenKrupp Ovvio che della cosa non ha responsabilità dirette la ThyssenKrupp Ast – che avendo affidato l’appalto si è automaticamente messa al riparo – ma è chiaro che la cosa non dovrebbe passare inosservata ai piani alti di viale Brin, visto che è in atto una grande operazione che dovrebbe essere destinata a dare una nuova immagine all’azienda: solo che se le ‘ditte terze’ fanno così, rischiano di mandare tutto in fumo.

Terni Risorse6L’appalto La vicenda del cambio di appalto, come si ricorderà, non era passata inosservata: la ThyssenKrupp Ast aveva deciso – allora sì, a differenza di quanto avvenuto di recente per quello relativo alla gestione della mensa – di puntare al risparmio ed aveva tolto una serie di appalti a ConsImec per trasferirli a ‘Terni risorse’: la cosa aveva provocato più di un’apprensione perché era apparsa subito come l’ennesima lama di ghigliottina che rischiava di calare sull’intero sistema, o almeno una buona parte di esso, delle piccole e medie imprese che operano, anche, nell’indotto della multinazionale.

I costi La cosa che era stata messa in evidenza, subito, era stata che alla base delle scelte di ThyssenKrupp Ast non ci fossero problemi di qualità del lavoro svolto dalle ditte esterne, ma che il tutto rientrava in quella politica della riduzione dei costi che, poi, ovviamente finisce con il ricadere sull’anello più debole della catene: i lavoratori. Come sempre.

 

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