Terni, mense e servizi: «CoSec ci insulta»

Durissimo attacco del Comitato Commissari Mense contro l’altro ‘movimento’ organizzato: «Si smentiscono da soli. Scorrettezza totale»

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di Patrizia Marinelli, presidente del Comitato Commisari Mense

Come al solito, ci risiamo! Un altro incontro, un’altra riunione, e gli ‘amici’ del CoSec ce la mettono tutta per mettersi in mostra e, quel che è peggio, per tentare di mandare tutto all’aria. La questione riguardasse un muro, un albero o un semaforo (con tutto il rispetto per il verde naturale), pazienza, ognuno per la sua strada…. ma stiamo ancora parlando dei nostri figli.

Dei nostri e di altri 3 mila bambini che per oltre 200 giorni l’anno mangiano fuori casa. E allora pensiamo proprio che l’argomento meriti molta attenzione e delicatezza, senza nemmeno avere l’idea di specularci sopra (dato che c’è già chi lo fa, ci manca proprio che anche noi genitori ci mettiamo del nostro!).

Ma torniamo a noi. Noi, in particolare, del Comitato Commissari Mense. Se qualcuno ancora non lo ha capito, o a fatto di tutto per non intenderlo, ricordiamo di nuovo che siamo stato noi a scrivere e presentare ai consiglieri comunali il primo atto di indirizzo per le cucine in loco; a cercare sin dall’inizio il dialogo con l’amministrazione comunale e tutte le forze politiche presenti in consiglio comunale;  a mantenere l’attenzione sul diritto dei nostri figli ad avere una refezione scolastica di qualità; a basare la nostra insistenza sul mantenimento delle cucine in loc
o dove presenti.

E siamo ancora noi a mantenere il dialogo con l’amministrazione comunale, perché la questione ancora non è
conclusa; ad insistere sulla necessità di mantenere le cucine in loco come cardine di un servizio di qualità; ad essere presenti al tavolo perché vogliamo ancora essere propositivi. Se a qualcuno questo dà fastidio, non è un problema nostro.

E’ un problema, invece, sentire continuamente le offese lanciate da chi, è evidente, non è abituato a dialogare, a discutere (anche in maniera animata, quando serve) perché chiaramente troppo assottigliato sulla posizione del Marchese del Grillo (per rinfrescarvi la memoria: “… Perché io so’ io , e voi nun sete un c….!”). E soprattutto la sottoscritta non ci sta ad essere tacciata con l’epiteto di ‘venduta’ perché resta al tavolo della trattativa con l’amministrazione comunale.

Non ci sto io, come presidente del Comitato Commissari Mense, né tutti i componenti del Comitato stesso soprattutto ad essere offesi da chi pare avere, come qualità prevalente, un rapporto con la tecnologia per diffondere notizie, peraltro in gran parte distorte. Offesi da chi, poi, per poter continuare ad apparire spara a zero ora su un argomento, ora su un altro, smentendo se stesso su dichiarazioni fatte qualche giorno prima.

Non è forse vero, cari signori del CoSec, che nel corso della riunione con i capigruppo del consiglio comunale vi siete dichiarati favorevoli ad un aumento delle rette per la refezione scolastica se utile al mantenimento del ‘cotto e mangiato’? Lo abbiamo forse sognato? E qualcosa da dire c’è anche per quei genitori, in particolare della scuola Mazzini, che in modo indipendente (ma sarà proprio così?) e con convinzioni del tutto errate hanno indotto le persone a firmare la loro petizione. Avendo avuto personalmente modo di constatare che una delle frasi più a effetto per convincere gli avventori era la paventata ipotesi di un raddoppio delle rette, non posso certo tacere sulla totale scorrettezza di chi cerca di cavalcare la cresta dell’onda, sempre (ricordo) sulla pelle dei nostri bimbi.

E se vogliamo entrare nel merito della petizione, non pensate cari genitori: che il punto n. 1 (mense in loco da mantenere) è quello che sin dall’inizio stiamo portando avanti noi del Comitato Commissari Mense? Che attuare il punto n. 2 (blocco dell’iter del nuovo appalto) porterebbe alla sospensione totale del servizio mensa? Che quanto maldestramente camuffato nel punto n. 3 (istituzione del tavolo paritetico) sia già attuato con il tavolo tecnico dal quale il Cosec si è già sganciato? Siete proprio sicuri che chi ha firmato la vostra petizione sia stato edotto di tutto ciò? Non siamo sicuri del contrario.

Ed è per tutto questo che noi del Comitato Commissari Mense siamo intenzionati ad andare avanti, a proseguire il nostro lavoro perché un risultato lo abbiamo già ottenuto. Se l’assessore al bilancio per tre volte, in tre contesti diversi, ha dichiarato che le mense esistenti non verranno dismesse, per noi è già un successo.

Questo perché siamo mamme, e come tutte le mamme siamo abituate ad agire per il bene dei nostri figli, senza perdere mai l’obiettivo, con impegno, educazione, rispetto, perché lo facciamo per i nostri figli, e per loro siamo e saremo sempre un esempio. Se poi i frutti del nostro sacrificio saranno utili a tutti, meglio così.

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