Terni, pasti a scuola: «Le soluzioni ci sono»

Marco Cecconi (FdI-An) detta le sue linee guida per affrontare il nodo della refezione scolastica a Terni: «Evitare gazzarre inutili»

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di Marco Cecconi
Consigliere comunale Terni, capogruppo FdI-An

In vista dell’imminente convocazione di un tavolo tecnico Comune-famiglie, dal quale – entro la fine di questo mese – dovrà scaturire la scelta dell’amministrazione sul servizio di refezione scolastica, voglio ribadire quali dovranno essere a mio avviso le linee guida da adottare: linee guida che io ho già enunciato nella seduta di commissione che ha affrontato preliminarmente la questione, anche alla presenza di una rappresentanza dei genitori interessati al servizio.

La soluzione del problema – che sostanzialmente è insorto a fronte dell’annunciata volontà dell’amministrazione di esternalizzare la refezione scolastica, con conseguente somministrazione di pasti precotti in contenitori di plastica – va individuata assumendo come priorità l’interesse del bambino ad una alimentazione sana e gustosa: e questa è una precondizione dalla quale discendono una serie di conseguenze.

Vanno riattivate le cucine interne alle scuole comunali, se necessario ottimizzandone la dislocazione per plessi scolastici. Va assegnato alle mense interne il personale adeguato, ricorrendo se serve alla mobilità tra un settore e l’altro di palazzo Spada. I pasti somministrati ai bambini dovranno dunque essere tutti preparati in tempo reale e in loco, all’interno delle scuole. E nell’utilizzo delle stoviglie dovranno essere esclusi i materiali plastici, optando piuttosto per i piatti di ceramica e così via.

Un contesto territoriale e demografico come quello ternano consente di gestire la preparazione quotidiana dei pasti nelle mense scolastiche con un agio che non giustifica in alcun modo l’esternalizzazione ventilata a suo tempo da palazzo Spada, a vantaggio di questa o quella cooperativa. In tale contesto, è senz’altro più agevole anche condividere le scelte con l’utenza: come è avvenuto in commissione e come senz’altro avverrà al ‘tavolo tecnico’, se la giunta si atterrà a queste linee-guida. Non a caso, i genitori si sono già dichiarati disponibili ad eventuali revisioni delle tariffe che si rendessero necessarie. Il chiasso, la gazzarra, i polveroni, agitare le folle – al contrario – servono solo ad allontanare la soluzione dei problemi.

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