Terni, Psi: «Cavicchioli vuole fare il sindaco»

Il partito dal quale l’ex presidente della Provincia è uscito, per entrare nel Pd – di cui ora è capogruppo in Comune – sente odore di bruciato

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del Partito Socialista di Terni

Dopo aver appreso che sarebbe imminente un rimpasto della Giunta comunale di Terni, il Partito Socialista ternano sottolinea come questa operazione non sia altro che l’ennesima testimonianza di una crisi di identità e di gestione dell’amministrazione del capoluogo provinciale.

Dall’inizio del mandato amministrativo e soprattutto in questi ultimi mesi, sono emerse con forza le debolezze di una amministrazione che, seppur sostenuta da una maggioranza quasi esclusivamente riconducibile al Pd, appare divisa e inadeguata ad affrontare i tanti problemi con cui la città ed i cittadini si trovano a fare i conti.

L’annuncio dell’imminente ingresso in Giunta del capogruppo del Pd Andrea Cavicchioli, addirittura come ‘vicesindaco’, suggerisce scenari futuri già definiti da parte di alcuni capicorrente del Partito democratico, con l’investitura ‘in pectore’ di candidato a sindaco per l’ex presidente della Provincia nella prossima scadenza elettorale; scadenza forse temporalmente più ravvicinata di quanto si pensi.

Se così fosse si tratterebbe dell’ennesima dimostrazione che le decisioni continuano a prendersi nelle segrete stanze e che il Pd continua con l’errore, secondo noi storico, di non avere la minima considerazione per le altre forze della coalizione di centrosinistra.

Risulta interessante osservare, nel contesto degli equilibri di Giunta, che con il rimpasto annunciato si accentuerà il marginale peso dell’area riconducibile alla sinistra tradizionale e si assisterà alla totale assenza della componente ‘moderata’ del Pd.

A pagare tutto ciò sarà l’unico assessore di per sé autonomo (colei che dovrebbe uscire) che è divenuta ormai l’elemento più debole della giunta.

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