Terni, rogo Cores: timori per l’ambiente

I vigili del fuoco sono riusciti a domare le fiamme nell’impianto di Vascigliano di Stroncone. E ora ci si interroga

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Le fiamme sono riusciti a domarle all’alba di lunedì, dopo un lavoro estenuante andato avanti per ore e che ha visto impegnate squadre dei vigili del fuoco provenienti da Terni, Amelia, Rieti e persino Perugia. Per riuscirci sono serviti oltre 320 mila litri di acqua e ora quello che si presenta davanti agli occhi, alla Cores di Vascigliano, azienda che lavora materiali plastici, è uno scenario spettrale, fatto di banchi di cenere fumante.

INCENDIO ALLA CORES: VIDEOIMMAGINI

Vigili del fuoco al lavoro per ore

Vigili del fuoco al lavoro per ore

Conclusa la parte più impegnativa dell’intervento, scattato nella tarda serata di domenica, ora i vigili del fuoco ternani – sul posto il comandante Paolo Mariantoni e il suo vice Salvatore Capolongo – stanno procedendo al definitivo spegnimento e alla bonifica del materiale ammassato nel piazzale dell’azienda. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri e la croce rossa, quest’ultima a supporto per qualsiasi eventuale necessità medico sanitaria.

I camper Un’opera, quella del 115, che domenica notte ha evitato che le fiamme potessero propagarsi ad un rimessaggio adiacente la Cores. Decine i mezzi (camper, auto ma anche barche) spostati a mano dai pompieri (VIDEO) – stremati dalle alte temperature e dalla necessità di fare in fretta – che sono riusci a scongiurare conseguenze simili al rogo scoppiato poco meno di un anno fa alla DM Caravan di strada della Selva, fra Terni e Narni, quando presero fuoco oltre 160 fra auto e camper.

Fiamme alla Cores di Vascigliano

Fiamme alla Cores di Vascigliano

Nube nera Terni si è svegliata la visione inquietante di una nube scura in direzione Stroncone e in questo senso le condizioni meteo di questi giorni e l’assenza di vento non aiutano una rapida dispersione del fumo denso sprigionatosi dall’incendio. Visione che ha riportato alla mente di tutti quanto accaduto proprio a Vascigliano di Stroncone sei anni fa, con il drammatico rogo alla Ecorecuperi che portò con sé conseguenze ambientali e una vicenda giudiziaria che di recente ha visto la condanna di una persona e l’assoluzione di altre tre. Rispetto a quanto accaduto alla Cores, sono state già attivate l’Arpa e l’azienda sanitaria Usl Umbria2 che dovranno fare luce sulle eventuali conseguenze ambientali del rogo.

Arpa e Usl2 I tecnici dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale, arrivati sul posto intorno all’una di notte, hanno effettuato tre campionamenti dell’aria e prelevato campioni di terreno e vegetali a foglia larga presenti nelle coltivazioni. Le prime valutazioni, empiriche, parlano di possibile «evoluzione ‘benevola’, visto che la colonna di fumo è salita verticalmente e solo ad una certa quota si è allargata. Il personale dell’azienda – spiegano – assicura che nel materiale incendiato, stoccato nel piazzale da mesi, non ci sarebbe cloro. Sono in corso altri prelievi, sia di campioni di aria, che di terreno e di coltivazioni, che saranno oggetto di analisi». Le misurazioni riguardano direttamente i microinquinanti (diossine, Ipa) e ‘Sostanze organiche volatili’ (Sov). Nei pressi dell’incendio è inoltre in funzione il laboratorio mobile di Arpa Umbria per il monitoraggio della qualità dell’aria. Le verifiche coinvolgono direttamente anche il servizio veterinario dell’Usl Umbria2 – igiene degli allevamenti – i cui tecnici operano a stretto contatto con quelli di Arpa. I risultati dell’analisi di laboratorio saranno resi noti nei prossimi giorni.

Prefettura e Comune Della vicenda è stato direttamente interessato il prefetto Gianfelice Bellesini con l’ufficio del Governo che sta monitorando la situazione. In merito ad eventuali provvedimenti a tutela della salute pubblica, il sindaco di Stroncone, Alberto Falcini, spiega che «l’ente, prima di assumere qualsiasi decisione, attende di conoscere i risultati delle verifiche condotte da Arpa e Asl. Qualsiasi misura verrà adottata sulla base dei riscontri analitici».

Polizia provinciale Sul luogo dell’incendio si è recata lunedì mattina anche la polizia provinciale che sta compiendo un sopralluogo, in collaborazione con le altre autorità e istituzioni per verificare tutti gli aspetti legati al rogo. Tra le cose che verificheranno con un controllo inizialmente di massima gli agenti di Palazzo Bazzani, vi sono soprattutto la gestione dei rifiuti del sito produttivo e gli impianti di emissione in atmosfera.

Aggiornamenti a seguire

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