Terni, servizi educativi: via ai gruppi di lavoro

Giovedì il primo incontro operativo. Michele Pennoni (Pd): «Evitare gli sprechi e trasmettere ai piccoli l’importanza del riciclo»

Condividi questo articolo su

Il tavolo partecipativo del gruppo di lavoro che vede la presenza dei rappresentanti delle commissioni mense, dei comitati costituiti, della Asl, dei dirigenti scolastici, delle associazioni dei consumatori, si riunirà giovedì 24 alle 15 a palazzo Gazzoli. Per il Comune di Terni saranno presenti i tecnici dei servizi scolastici, la dietista, l’assessore al bilancio Vittorio Piacenti D’Ubaldi e il vicesindaco con delega alla partecipazione Francesca Malafoglia. Verranno costituite tre aree di approfondimento in merito all’organizzazione del servizio, ai principi del capitolato d’appalto, alla carta dei servizi e all’educazione alimentare.

Attenta analisi «Con l’insediamento del gruppo di lavoro misto – dichiarano Malafoglia e Piacenti – proseguiamo nell’attuazione dell’atto di indirizzo approvato il 24 febbraio dalla giunta comunale in merito alla riorganizzazione dei servizi educativi scolastici, territoriali e di refezione scolastica. Un atto di indirizzo che tiene insieme riorganizzazione e buoni standard di qualità, che prevede un’attenta analisi della situazione, sia in merito al tema dei costi che dei livelli del servizio, una analisi delle buone pratiche anche nell’ottica di un confronto con le altre realtà del Paese, e soprattutto una ampia fase di partecipazione incentrata su dati e fatti concreti».

Contrapposizioni Come amministrazione comunale, proseguono, «stiamo lavorando con grande serietà e senso di responsabilità su questi temi, lasciamo ad altri soggetti la polemica e la strumentalizzazione. È ormai evidente infatti che ci sono soggetti, ad iniziare dall’amministrazione comunale, che lavorano per riorganizzare e riammodernare il servizio in un’ottica di efficienza e qualità e chi, invece, dei servizi scolastici e di mensa non è interessato, ma cerca solo terreni per propaganda, demagogia e strumentalizzazioni. Nei prossimi giorni, dunque, sarà ancora più chiaro chi vorrà contribuire all’innovazione e chi invece vorrà solo contrapporsi anche a costo di difendere modelli che risalgono ad oltre 40 anni fa».

Educazione alimentare Si impegni il sindaco e la giunta a prevedere, nell’elaborazione del capitolato di appalto per il servizio di refezione scolastica, che il soggetto appaltatore individui e attui, cogenti per legge o meno, gli strumenti amministrativi per fare educazione alimentare, permettendo ai bambini di portare a casa i prodotti rimasti sui vassoi come panini, frutta e altro e combattere lo spreco riutilizzando il cibo venendo anche incontro alle necessità di chi si trova in difficoltà economiche recuperando il cibo non consumato a scuola, reindirizzando alle mense sociali tutti i pasti che verranno recuperati dalle nostre refezioni», è quello che chiede Michele Pennoni, consigliere comunale del Partito democratico, tramite un atto di indirizzo depositato negli uffici di palazzo Spada.

Cibo sprecato «Siamo di fronte a un paradosso drammatico che chiama a una presa di responsabilità collettiva», si legge nell’atto. «Oltre un miliardo di tonnellate di cibo sprecato a fronte dell’emergenza sul terreno della nutrizione, mentre mille miliardi di dollari è l’ammontare della spesa globale per il cibo perso o sprecato e che questo rappresenta un problema non solo etico ma anche ambientale visto che il cibo sprecato è il terzo produttore al mondo di anidride carbonica dopo Stati Uniti e Cina. Nei giorni scorsi, la camera dei deputati ha approvato il testo della legge contro gli sprechi alimentari che punta a semplificare le procedure per la donazione, nel rispetto delle norme igienico-sanitarie e della tracciabilità e che il testo sarà sottoposto all’attenzione del senato per l’approvazione definitiva».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli