Terni, Usi vs Comune: «Ennesimo disastro»

Durissima presa di posizione del Movimento 5 Stelle dopo l’emersione della vicenda relativa ai quasi cinque milioni di debiti

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L’intimazione fatta pervenire al Comune di Terni dal commissario liquidatore di Umbria servizi innovativi (Usi) «a provvedere al pagamento (entro dieci giorni; ndr) dell’importo di 4.810.642,61 euro per crediti ad oggi maturati» provoca una durissima presa di posizione del gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle.

La denuncia «Quando più di un anno fa denunciavamo l’ennesima situazione singolare, facendo riferimento ai bilanci di Usi – dice il M5S – venivamo rassicurati dalla giunta che l’attività di recupero crediti di Usi sarebbe partita da li a poco e si sarebbe riportata in redditività l’azienda. Oggi non siamo per nulla contenti di constatare l’ennesimo disastro ‘made in Di Girolamo’, ma è chiaro che anche su questa situazione andremo fino in fondo per verificare gli eventuali danni e le rispettive responsabilità».

«Inadempienza» Secondo il Movimento 5 Stelle, «appaiono controverse alcune questioni su cui stiamo predisponendo una relativa interrogazione su cui ci aspettiamo risposte puntuali per sapere se le cifre chieste dall’Usi sono state riconosciute dal Comune e se sono state iscritte fra i residui passivi, entro quanto tempo il Comune intende pagare e quali siano le azioni messe in atto dal precedente management di Usi per il recupero del credito verso il Comune. Da quanto appare da trascrizioni dei giornali riguardo alle note del liquidatore di Usi e dalla corrispondenza tra l’avvocato rappresentante il liquidatore e il nostro Comune ci appare chiaro che la risposta del sindaco al legale rappresentante l’Usi in liquidazione sia in realtà una ammissione di inadempienza, a questo punto ci aspettiamo che il liquidatore agisca al fine di tutelare chi da tempo aspetta quanto dovuto da una partecipata del nostro Comune».

Debiti con la partecipata Altra porzione degna di nota, «è la parte della nota che direbbe: ”Preliminarmente è necessario sottolineare come le precedenti gestioni della Usi spa abbiano sottovalutato la problematica dei crediti non riscossi vantati nei confronti del Comune di Terni per i vari servizi resi, omettendo di delineare un definitivo piano di rientro da parte del socio di riferimento e, parimenti, come lo stesso Ente abbia proceduto ad approvare i bilanci della propria partecipata fino al 2013 senza preoccuparsi di riconciliare i propri residui con i dati contabili della partecipata stessa o comunque ricevendo servizi senza precisi impegni di spesa”, che descrive una modalità scellerata di gestione della stessa partecipata sia da parte di chi per anni l’ha portata avanti, sia da chi doveva controllare il nostro ente e invece procedeva approvando bilanci su bilanci senza preoccuparsi di cosa stava avvenendo e che oggi lascia l’Usi in una situazione debitoria imbarazzante, che vede come creditore principale e unico della partecipata il nostro stesso ente».

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