Trasporti, ex Fcu: riapertura il 25 aprile

Terni, i lavori sono stati ultimati e il collegamento completo con Perugia sarà ripristinato a partire da lunedì prossimo

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di S.F.

Doppia ricorrenza, il 25 aprile. Perché oltre all’anniversario della liberazione, il sud dell’Umbria festeggerà anche il ritorno del collegamento ferroviario con il nord della regione – senza interruzioni – sulla ex Centrale Umbra. Il costo complessivo degli interventi – galleria di Poggio Azzuano e consolidamento del muro di sostegno nei pressi della stazione di San Gemini – è di tre milioni di euro. Ora sforzo sul trasferimento della concessione alla Rete ferroviaria italiana, perché l’intenzione è quella di una «valorizzazione e una gestione futura oculata e di prospettiva». La ‘promessa’ dell’ingegnere di Umbria Mobilità, Mauro Fagioli, è stata mantenuta. Fine agli slittamenti.

RIAPERTURA EX FCU TERNI-MASSA MARTANA, IL VIDEO: LA GALLERIA DI POGGIO AZZUANO

treno325 aprile L’annuncio è arrivato giovedì da parte di Busitalia: «A conclusione dei lavori di manutenzione straordinaria in corrispondenza della galleria di Poggio Azzuano, con il treno 257 del 25 aprile, in partenza da Perugia alle 19.10, sarà ripristinata la circolazione ferroviaria sulla tratta Massa Martana-Terni della linea Perugia-Terni, assicurando il servizio con modalità ferroviaria sull’intera tratta da martedì 26 aprile, con 10 coppie di corse giornaliere. Restano attivi i servizi sostitutivi con autobus dei servizi scolastici Terni-Massa Martana e viceversa: Corsa 234 Terni (p. 13.30) – Massa Martana (a.13.55); Corsa 229 Massa Martana (p.14.10) – Terni (a.14.49). Con il ripristino del servizio torneranno operative le fermate di Cesi e Borgo Rivo, secondo la programmazione di esercizio prevista dall’orario in vigore». L’intervento è stato sostenuto per 1 milioni e 150 mila euro dalla Regione, il restante da Umbria Mobilità.

GUARDA LE INTERVISTE A VELIO DEL BOLGIA E GIUSEPPE CHIANELLA

L'arrivo alla stazione di San Gemini

L’arrivo alla stazione di San Gemini

L’ok del Ministero Semaforo verde da Roma in mattinata: «La riapertura – ha spiegato Velio Del Bolgia, direttore regionale Busitalia – dei servizi avverrà già da lunedì sera, in tal modo che martedì si possa dar piena attuazione alla linea. L’ok definitivo del Ministero è arrivato proprio giovedì mattina e anche da parte della Regione. L’opera è stata seguita da Umbria Mobilità, noi la gestiamo: passo passo abbiamo seguito i lavori portati avanti e possiamo dire che è stata fatta un’esecuzione robusta quella della messa in sicurezza della galleria di Poggio Azzuano. Ritengo – ha concluso – che sia grande possibilità di un aumento del numero passeggeri rispetto ai circa 3 mila e 600 attuali». Il 25 si concluderà dunque la fase di pre-esercizio (test), quindi la ripartenza.

L'interno della galleria

L’interno della galleria

Riapertura e prospettiva Primo passo compiuto. La Regione ora guarda al futuro: «Un’infrastruttura storica – le parole di Giuseppe Chianella, assessore regionale ai trasporti – e importante per l’Umbria, ha oltre cento anni di vita. Con la riapertura si riapriranno i collegamenti diretti Terni-Perugia, sarà una giornata importante. Abbiamo iniziato un’interlocuzione sulla tratta con Rfi (Rete ferroviaria italiana) per il trasferimento in concessione per un certo periodo di circa quattro anni. Con interventi non solo riguardanti la manutenzione ordinaria e straordinaria, bensì anche a livello strutturale che saranno propedeutici per rendere l’infrastruttura interoperabile con le Ferrovie dello Stato e renderla destinabile anche ai mezzi Trenitalia».

Il lavoro sul muro della stazione di San Gemini

Il lavoro sul muro della stazione di San Gemini

Gestione di prospettiva Pensiero proiettato agli interventi futuri anche per la presidente della Regione Catiuscia Marini: «Non abbiamo abbandonato la tratta e l’intervento, visto il periodo generale degli ultimi tempi, non era così scontato. La riapertura del tratto ferroviario è solo una parte del lavoro che stiamo portando avanti sul piano delle infrastrutture e dei trasporti: visto che tutte le scelte vanno verso la mobilità sostenibile, ci troviamo di fronte ad un bivio e cioè quello di conciliare le esigenze di garantire gli standard e trovare soluzioni ai problemi di collegamento, con l’esiguità di risorse a disposizione. In questo contesto la strada intrapresa con il gruppo Fs ci sembra quella più giusta per garantire migliori servizi». In definitiva «l’idea è quella di una gestione più oculata e di prospettiva».

Catiuscia Marini e Giuseppe Chianella nel treno

Catiuscia Marini e Giuseppe Chianella nel treno

Programmazione strategica e futuro sostenibile La Marini ha sottolineato come nel mirino, in riferimento al rapporto con Rfi, ci sia il ripristino del tratto Città di Castello-Umbertide e l’investimento per l’adeguamento agli standard delle Ferrovie dello Stato nel collegamento, soprattutto, con Roma: «Sommando le due cose occorrono oltre 100 milioni – ha dichiarato – ed è evidente che non poteva essere una questione gestibile solo dalla Regione. Il sistema ferroviario, al momento, non si può reggere su questi numeri – ha aggiunto sul numero dei passeggeri – e per aumentarli è necessario intraprendere questa strada. In tal senso assume grande rilevanza la collaborazione con Rfi». La presidente della Regione ha concluso affermando che conta in primis una «valorizzazione della tratta tramite la ‘costruzione’ di un futuro sostenibile».

L'ingegner Fagioli

L’ingegner Mauro Fagioli

La ‘mission’ Lucio Caporizzi, presidente di Umbria Mobilità, ha specificato sul tema che l’obiettivo è quello «di sviluppare un elemento di miglioramente per il trasporto ferroviario regionale attraverso la concessione a Rfi».

Lo stop era arrivato l’11 febbraio 2014 a causa della delicata situazione geologica riguardante la galleria – poco meno di 650 metri – di Poggio Azzuano. Nell’estate 2015, a luglio, il via ai lavori per il  consolidamento strutturale con ricostruzione dei piedritti e dei tratti di arco rovescio; quindi il rinnovo dell’armamento ferroviario e il ripristino del sistema di drenaggio superficiale delle acque. Due mesi più tardi invece l’avvio dei lavori per il consolidamento del muro di contenimento sul secondo binario della stazione di San Gemini. Il ‘viaggio-test’ è filato – nel ritorno ‘simulazione’ di guida per Fagioli – senza brutte sorprese. Tutto pronto, il 25 si riparte.

 

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