Turismo esperienziale: «Umbria sul mercato»

Insieme ad altre regioni del centro Italia partecipa al ‘World travel market’ di Londra. Paparelli: «Un appuntamento speciale»

Condividi questo articolo su

umbria-world-travel-market-londra-1«Un appuntamento davvero speciale. Per la prima prima volta più regioni italiane, insieme, si presentano su un mercato estero con un’offerta comune. Per il Paese dei mille campanili è davvero una piccola rivoluzione e siamo fieri di farne parte». L’Umbria, insieme ad altre regioni del centro Italia, dal 7 al 9 novembre, partecipa a una nuova importante vetrina internazionale del turismo: il ‘World travel market’ di Londra, uno degli appuntamenti più importanti in Europa per la promozione turistica.

I percorsi «Mettersi in cammino – secondo il vicepresidente della Regione Umbria, Fabio Paparelli – è un po’ aprirsi alla dimensione fisica ed esistenziale della scoperta. Un percorso fatto di relazione e di silenzio, di solitudine e di incontri, di fatica e di scoperte. Ciò che anima questa scelta può avere mille motivazioni diverse. Resta il fatto che camminare è anche, e soprattutto, sinonimo di salute, camminare è ritrovare il contatto con la natura, riscoprendo una dimensione intima, pervasa dai luoghi che si attraversa. Sempre più persone scelgono di vivere il proprio tempo di vacanza visitando i luoghi attraversati dai cammini, che rappresentano ormai un vero e proprio, nuovo strumento di marketing turistico. Per questo motivo l’Umbria, insieme alle regioni del centro Italia, ha deciso di puntare a valorizzare insieme questi percorsi che varcano naturalmente i confini regionali e offrono un’esperienza di viaggio davvero unica. Questo elemento rappresenta il primo tassello di una strategie più generale condivisa che risponde al nome di progetto ‘In.Itinere’».

Turismo esperienziale Il vicepresidente spiega che «si tratta della prima azione interregionale fatta di eccellenze, pensata per una promozione turistica a carattere esperienziale che punta, in particolare, ai mercati esteri. Un modello del tutto nuovo su cui l’Umbria sta puntando, insieme alle regioni Abruzzo, Lazio, Marche, Toscana e Sardegna, per valorizzare e arricchire un’offerta di viaggio che si colloca fuori dai circuiti del turismo di massa, sempre più alla ricerca di esperienze autentiche, di un rapporto vivo e profondo con la natura, il paesaggio, l’ambiente, le produzioni e le popolazioni locali, lontane dal turismo di massa. Particolare attenzione sarà prestata alla valorizzazione delle aree interne e rurali, a quel patrimonio di culture immateriali e materiali che conserviamo e tramandiamo da secoli». Il turismo esperienziale, attivo e sostenibile «è un tratto comune dei nostri territori, non solo per la ricchezza degli elementi storico-culturali, paesaggistici, ambientali, sociali o per l’alto valore delle produzioni tipiche, ma anche perché in queste regioni esiste uno straordinario patrimonio comune: stiamo parlando dell’Italia più autentica, di uno scrigno ricco di una molteplicità di proposte turistiche davvero strabilianti».

Il progetto prevede temi comuni a tutte le Regioni partecipanti relativi in primo luogo ai ‘Cammini’ e i ‘Sentieri’ del turismo esperienziale; spazio anche alle vie del vino, del gusto, dell’arte; i percorsi dell’amore, del benessere, dell’eleganza e dell’armonia; la vacanza attiva e lo sport outdoor. «Siamo dunque di fronte ad obiettivi ambiziosi che puntano a potenziare la nostra offerta turistica e a dare valore al posizionamento del marchio Italia ancora troppo debole sui mercati internazionali». Ad oggi sono già diverse le azioni coordinate messe in cantiere: la prima è rappresentata proprio dalle azioni di promozione dei ‘Cammini’.

‘Italian wonder ways’ Paparelli ricorda che «lo scorso 30 giugno abbiamo presentato a Roma, alla presenza del ministro della cultura e del turismo Dario Franceschini, il progetto ‘Italian wonder ways’ realizzato in occasione del Giubileo straordinario e della proclamazione dell’anno nazionale dei cammini indetto dal Mibact». L’iniziativa, gestita dal consorzio umbro ‘Francesco’s Ways’, «è stata realizzata grazie all’accordo di collaborazione tra Umbria, Lazio, Toscana e Marche. La prima edizione di ‘Italian wonder ways’ si è svolta con successo dal 22 al 28 settembre su cinque percorsi di pellegrinaggio: Via di Francesco, Cammino Francescano della Marca/Via Lauretana, Cammino di San Benedetto, Via Francigena e Via Amerina, che si snodano nel centro Italia. L’obiettivo era quello di creare un prodotto turistico capace di soddisfare le diverse esigenze del viaggiatore, sia di chi è interessato al cammino in chiave religiosa spirituale, sia di chi ama il trekking, la bicicletta o il cavallo».

La Via di Francesco In occasione dell’anno giubilare, inoltre, la Regione Umbria ha predisposto nell’ambito del Protocollo d’intesa tra Regione Umbria e Conferenza episcopale umbra, «un ampio piano di attività di promozione integrata del sistema dei cammini verso Roma e Assisi scegliendo di puntare su quattro cammini più rappresentativi in termini di flussi e di rilevanza spirituale. La Via di Francesco che è l’asse primario per raggiungere Assisi sui passi di San Francesco, patrono d’Italia e dell’ecologia, partendo da nord (La Verna) o da sud (Greccio). Lo stesso itinerario prosegue fino a Roma attraverso la Valle Santa di Rieti. Dal 2008 in avanti la Via di Francesco si è aggiunta alla ampia offerta dell’Umbria, fatta di arte, storia, paesaggio ed enogastronomia. Un cammino nei luoghi dove sono avvenuti gli episodi fondamentali della vita del Santo di Assisi, patrono d’Italia, ma che attira pellegrini e viandanti da tutto il mondo in virtù del messaggio universale di pace del santo e della sua notorietà a livello globale». La Via di Francesco «con il suo flusso crescente di pellegrini, oltre 10 mila in un anno, contribuisce anche alla rivitalizzazione dei borghi minori attraverso il recupero di antichi mestieri, l’apertura di nuove attività produttive e agricole da parte dei giovani, l’apertura di nuove strutture ricettive e l’attivazione di nuove opportunità di lavoro per i giovani nel campo dei servizi turistici grazie alla presenza di una domanda da parte di target special interest».

I ‘Cammini’ Inoltre, «la Via Lauretana che attualmente unisce la Santa Casa di Loreto con Assisi, innestandosi sulla Via di Francesco. Il Cammino di Benedetto, che partendo da Norcia, città di San Benedetto, patrono d’Europa, e passando da Cascia, la città di Santa Rita, prosegue nel Lazio fino all’abbazia di Montecassino. A questi si è aggiunto il Cammino dei Protomartiri Francescani, un itinerario spirituale di oltre 100 chilometri tra abbazie benedettine e luoghi francescani nell’Umbria ternana, che si collega alla Via di Francesco». Il vicepresidente Paparelli, sottolinea infine che «questo straordinario patrimonio religioso, storico, umano, territoriale, artistico e spirituale rappresenta un vero valore aggiunto per la nostra offerta turistica. Una Regione dal ‘cuore verde’ e dal cuore grande, ricco di umanità e esperienzialità».

 

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli