Che l’allarme lanciato giovedì mattina da Attilio Luccioli, dell’associazione culturale ‘Per Terni città universitaria’ – «I corsi di laurea a Terni sono a rischio. Assordante il silenzio della politica» -, fosse destinato a far nascere un dibattito, c’era da aspettarselo. E infatti dopo le dichiarazioni del vicepresidente della Regione Umbria, Fabio Paparelli, ecco arrivare anche i commenti di altri esponenti della politica locale e regionale.
Nevi «Visto che il sindaco di Terni è preso solo da come aumentare le tasse ai ternani, si è dimenticato che l’università a Terni, se la Regione continua ad infischiarsene, entro giugno chiude i battenti. Lo diciamo da tempo – sottolinea il capogruppo regionale di Forza Italia, Raffaele Nevi – che occorre che la Marini si metta intorno ad un tavolo con il rettore e chiuda un accordo complessivo che sia duraturo e che possa consentire a Terni e Narni di poter consolidare e sviluppare la presenza dei corsi a Terni. Sono preoccupanti le dichiarazioni di Paparelli che oggi sembra voler scaricare sull’università le difficoltà, ma è un giochino folle che ci porterà al disastro, quindi la speranza è che Paparelli invece di chiacchierare sui giornali, convinca la Marini a istituire immediatamente un tavolo di confronto. A noi interessa sapere quale attenzione porrà la Regione su Terni adesso e nel prossimo futuro, per evitare che tutti gli sforzi fatti dalla città siano completamente vanificati in un momento peraltro molto complesso per la realtà di Terni e Narni. Venerdì presenterò – conclude Nevi – un’interrogazione urgente per fare in modo che la Marini ci dica veramente quali iniziative intende mettere in campo per scongiurare la chiusura dei corsi».
Ferranti «Con molta preoccupazione ho assistito alla riunione dell’associazione ‘Per Terni città universitaria’, che ha evidenziato – racconta Francesco Maria Ferranti (Forza Italia Terni) – come la situazione del polo ternano sia gravissima dal punto di vista finanziario. I fondi sono esauriti e non vi è alcuna attività concreta da parte del sindaco e dell’assessore alla cultura per far fronte all’emergenza. Chiederò con apposita interrogazione urgente al sindaco di fare pressione e sollecitare la Regione. Chiederò, inoltre, all’assessore alla cultura Giorgio Armillei, che annunciò già a inizio anno la volontà di costituire un gruppo di lavoro e di puntare i piedi con l’ateneo regionale, di accelerare e riferire su quali risultati sta conseguendo. L’assessore, per il quale nutro considerazione, farebbe bene ad attivarsi su questo fronte con sollecitudine e decisione, anziché avvilupparsi in insostenibili difese d’ufficio del Caos, della cultura esternalizzata con una convenzione che grida vendetta».
‘TuttiPerNarni’ «Proprio giovedì il sindaco di Narni Francesco De Rebotti in consiglio comunale ha detto che a ottobre è prevista l’apertura della magistrale. Leggiamo, invece, dalle parole di un esponente di ‘Per Terni città universitaria’ che è fortemente a rischio la permanenza dell’università a Terni, in quanto manca mezzo milione- Problema che il sindaco di Narni, nella stessa occasione, ha dato come superato», evidenzia Alessandro Amici (TuttiPerNarni). «Anche se onerosa, la facoltà di Scienza dell’Investigazione e della Sicurezza rimane l’unica operazione positiva che ha riguardato la città in questi ultimi 15 anni. Non ci stancheremo di ripetere fino alla noia che Narni ha già pagato un tributo enormemente più grande di altri territori regionali a questo federalismo degenere e asimmetrico. Siamo stanchi, adesso basta con le chiacchiere. Auspichiamo, per la città e per i narnesi, che la comunicazione del sindaco sia vera e non la solita boutade. Visti i precedenti rimaniamo scettici e riteniamo che una più intelligente strategia politica alle scorse elezioni regionali avrebbe garantito una maggiore attenzione da parte della governatrice e dei suoi fidi».
