Aeroporto Perugia, cibo non a norma: scatta il sequestro

In azione i funzionari Adm e i militari della guardia di finanza: undici chili di materiale distrutto. Proveniva da Tirana

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Un sequestro – con successiva distruzione – di undici chili di materiale tra partite di carne (e derivati) e liquidi alimentari potenzialmente nocivi per la salute umana. L’operazione è dei funzionari Adm di Perugia in collaborazione con la guardia di finanza: è il risultato di un controllo all’aeroporto ‘San Francesco d’Assisi’.

Lo stop

Il controllo ha riguardato un campione rappresentativo (circa il 10%) dei passeggeri di un volo proveniente da Tirana. La verifica di bagaglia ha consentito di far venire alla luce il materiale sprovvisto di etichettatura, di tracciabilità e dei previsti certificati per l’introduzione nella comunità europea: sequestro e distruzion. «Nonostante il lungo periodo di emergenza sanitaria, l’attività doganale presso l’aeroporto dell’Umbria – spiega Adm – prosegue in modo costante concretizzandosi in controlli sui passeggeri di voli commerciali di linea e non (voli aerotaxi) con operazioni mirate, volte al controllo degli stupefacenti, della valuta oltre le soglie consentite dalla normativa in vigore (10 mila euro), al contrasto alla contraffazione di prodotti nonché all’introduzione, da paesi extra Ue, di prodotti alimentari non conformi alla normativa di settore e privi della certificazione sanitaria prevista».

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