Agenzia Forestale, lavoratori mobilitati

Umbria, i sindacati di categoria interpellano la Regione e chiedono certezze per il futuro

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di G.N.

La riforma endoregionale, turn over generazionale e prospettive in termini di funzioni: questi i tre nodi che le segreterie regionali di Flai Cgil, Fai Cisl e Ula Uil chiedono alla Regione Umbria di sciogliere in merito all’Agenzia Forestale regionale.

Tavolo sul futuro di Afor

Lunedì, in una conferenza stampa nella sede della Cgil di Perugia, i tre segretari, Michele Greco (Flai), Dario Bruschi (Fai) e Daniele Marcaccioli (Uila) hanno fatto il punto, assieme a una rappresentanza di lavoratori: «Chiediamo alla Regione l’istituzione di un Tavolo sul futuro di Afor, un confronto interrotto ormai da sei mesi. Non ci è mai stata data una risposta. Siamo pronti alla mobilitazione».

Numeri

Dimezzati i lavoratori nel passaggio, non ancora concluso, da Comunità Montane ad Agenzia Forestale. «I lavoratori dell’Agenzia – hanno riferito i sindacalisti – sono 450 e 70 sono gli impiegati pubblici contro i 1.150 di 7 anni fa, nell’ambito delle Comunità Montane. Quest’ultima annovera 110 impiegati e racchiude funzioni che sono strategiche per il futuro dell’Agenzia».

«Non è un carrozzone»

I sindacalisti hanno sottolineato che l’Agenzia «non è un carrozzone, ma svolge funzioni di grande rilievo per il territorio, si pensi al terremoto o agli incendi. È viva e ha molto da lavorare, come l’affidamento del progetto ‘la banca della terra’ per contrastare l’abbandono dei terreni incolti e dare nuova occupazione ai giovani».

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