Lo scorso 11 settembre era stato arrestato dalla polizia di Perugia per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale e quindi denunciato per atti osceni in luogo pubblico e violenza sessuale. L’uomo, un 43enne italiano, aveva palpeggiato una donna incinta e si era masturbato di fronte ad una famiglia nella zona del parco fluviale del Tevere a Ponte Felcino. Una volta fermato, il soggetto era stato posto ai domiciliari ma lo scorso 9 novembre si è rifatto di nuovo vivo. Un insegnante di una scuola di Ponte Felcino lo ha infatti notato mentre, durante l’ora di ricreazione, richiamava con dei gesti l’attenzione degli alunni del plesso. Avvicinato dal docente che chiedeva spiegazioni, l’uomo è poi fuggito ma la polizia è risalita alla sua identità e il 43enne è stato di nuovo arrestato. Il gip di Perugia stavolta lo ha mandato in carcere, per il mancato rispetto del provvedimento precedente – ritenuto quindi inadeguato – e il pericolo di reiterazione del reato.