Alcantara al bivio, timori e polemiche

Venerdì 28 febbraio incontro tra sindacati e azienda. ‘Tutti per Narni’: «Notizie sempre più allarmanti». Filctem e Femca: «Attendiamo comunicazioni ufficiali»

Condividi questo articolo su

La data da segnare sul calendario con il pennarello rosso è quella di venerdì 28 febbraio, giorno in cui è fissato un incontro tra sindacati e azienda: si capirà qualcosa di più sulla situazione che sta attraversando l’Alcantara di Nera Montoro, fiore all’occhiello dell’industria chimica umbra alle prese però con un periodo piuttosto delicato.

L’allarme lanciato dalla politica

Tutte le comunicazioni ufficiali arriveranno dunque in quell’occasione, certo è che ci si interroga sul destino dei lavoratori a termine, visto che alla fine di marzo sono in scadenza 50 contratti a tempo determinato. A gettare l’allarme su parte di essi è il gruppo consiliare ‘Tutti per Narni’. «Secondo notizie che ci sono state riportate – si legge in una nota – a 37 di loro con molta probabilità non verrà riconfermato (il contratto, ndr.). Tutto questo sembra debba esser riconducibile al Coronavirus», a causa della frontiere ormai quasi del tutto ferme da e per la Cina. A ciò si va ad aggiungere una notizia che se confermata, per il gruppo «rischia di gettare ombre inquietanti sul futuro dell’azienda stessa. A partire dal 2023 nella Comunità europea è stata bandita la produzione e l’uso della trielina, una delle materie prima utilizzate per la produzione dei propri prodotti dall’Alcantara. Ora da notizie in nostro possesso sembra che ci siano problemi qualitativi, con la produzione del nuovo prodotto privo appunto della trielina. Ma come circola sempre più insistentemente in ambienti istituzionali e non solo – si legge infine nella nota – la multinazionale potrebbe sopperire a tutto ciò aprendo uno stabilimento in Turchia, dove non sono vigenti le strettissime misure di natura ambientale presenti Europa. Chiediamo al sindaco che si faccia carico a far luce su di una vicenda che se fosse confermata sarebbe davvero drammatica».

Sindacati più prudenti

Smorzano però i toni usati da ‘Tutti per Narni’ i sindacati di categoria. «Non vorremmo pensare che le notizie diventino ufficiali prima degli incontri perché qualcuno le rende tali e perché l’azienda stessa lo lascia fare» dice, interpellata a riguardo, la segretaria della Filctem Cgil di Terni, Marianna Formica. «La nostra organizzazione sindacale – continua – è abituata a diffondere notizie solo ufficiali. La situazione sicuramente non è delle migliori visto che alla crisi del mercato dell’auto si è aggiunta la problematica Covid-19 che sta avendo un importante impatto sulle dinamiche commerciali dell’azienda. Quindi vista la situazione delicata ci sembra opportuno avere maggior senso di responsabilità nelle dichiarazioni ed evitare ulteriori allarmismi. Detto ciò, attendiamo di poterci confrontare con i vertici aziendali per capire come poter procedere anche in merito ai contratti in scadenza, mettendo in campo la competenza e la responsabilità che ha sempre contraddistinto il nostro operato e che ha tutelato al meglio delle possibilità i lavoratori che rappresentiamo. Abbiamo scelto di sottoscrivere un accordo di prossimità che ci ha permesso di posticipare le scadenze al mese di marzo; in questi giorni analizzeremo la situazione in maniera approfondita e metteremo in campo quanto possibile per generare il minor impatto sulla popolazione dei lavoratori». Sulla stessa lunghezza d’onda anche Fabrizio Framarini, segretario della Femca Cisl Umbria, che attende l’incontro di venerdì prima di fare valutazioni. «Problemi produttivi a parte – commenta – il Coronavirus impatterà con tutto il mondo produttivo, purtroppo, perché tutte le aziende hanno inevitabilmente a che fare con la Cina. Usare questi toni drammatici a prescindere, secondo me, non fa bene a pesare realmente i problemi».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli