‘Alga avvelenata’: sequestri in Umbria

Anche l’Umbria è interessata dall’operazione ‘Alga avvelenata’ messa in atto dalla Guardia di finanza e dall’ispettorato centrale per la repressione frodi agroalimentari (Icqrf) di Cagliari. La procura del capoluogo sardo ha disposto il sequestro di fertilizzanti altamente pericolosi in ben 366 esercizi commerciali in tutta Italia. Dodici i negozi ‘visitati’ in Umbria nella giornata di martedì da Fiamme Gialle e personale Icqrf: i prodotti ‘incriminati’ sono stati individuati a Perugia e a Gubbio, in due punti vendita.

La vicenda I prodotti – Keos mantis, Keos mantis Plus, Keos Pro, Austral e Skyfall – sono stati immessi sul mercato da un’azienda agroalimentare dell’Emilia Romagna. Si tratta di fertilizzanti – spiegano le Fiamme Gialle di Cagliari – destinati alle produzioni convenzionali e biologiche, non conformi alla legislazione nazionale vigente e altamente pericolosi per la salute pubblica contenenti pesticidi organici e battericidi ottenuti da estratti vegetali e prodotti derivanti dalla specie sophora flavescens.

«Pesticidi pericolosi» L’operazione coinvolge 181 reparti territoriali della Guardia di Finanza e gli uffici territoriali dell’Icqrf. I prodotti destinati all’agricoltura convenzionale, biologica e biodinamica, la maggior parte dei quali provenienti dalla Cina e dall’India, «non sono commerciabili sul territorio europeo e nazionale in quanto, esplicando un’azione neurotossica, sono da considerarsi pesticidi pericolosi per la salute pubblica, gli animali e l’ambiente e non risultano approvati e registrati secondo i rigorosi criteri delle normative europee e nazionali del settore».

L’operazione ha avuto origine in Sardegna e si è poi estesa in tutta Italia. Nel corso della prima fase erano state sequestrate oltre otto tonnellate di prodotti stoccati presso una società di Ravenna, con punti vendita anche a Rimini e Cotignola (Ravenna). Le analisi effettuate dai laboratori Icqrf di Catania hanno permesso di accertare come i fertilizzanti fossero stati ottenuti da estratti vegetali pericolosi e alcaloidi derivanti dalla specie sophora flavescens.

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