Ambiente: «Per Terni un piano di bonifica»

Raffaele Nevi (FI): «Per la prima volta la Regione riconosce che per questa città è necessario costruire un piano straordinario di interventi coinvolgendo tutte le istituzioni»

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Raffaele Nevi

Il capogruppo di Forza Italia in Regione Raffaele Nevi, raggiunto telefonicamente da umbriaOn, la definisce «una ‘bomba atomica’». L’assemblea legislativa dell’Umbria, «riconoscendo Terni quale ‘area ambientale complessa’, impegna la giunta regionale, coinvolgendo anche il Ministero dell’ambiente, a costruire un piano di bonifica della ‘conca ternana’».

La mozione Lunedì, spiega Nevi, «l’assemblea legislativa dell’Umbria ha approvato a larga maggioranza una mozione sulle problematiche ambientali della ‘conca ternana’, con 16 voti favorevoli: Pd, SeR, Misto-Mdp, Rp, FI, FdI. Quattro, invece, gli astenuti: M5S e Lega Nord». Si tratta di un emendamento interamente sostitutivo «della mozione presentata nella scorsa seduta da Gianfranco Chiacchieroni-PD sul riconoscimento dell’area ambientale complessa della ‘conca ternana’». La proposta di modifica è stata firmata, oltre che da Chiacchieroni, dai consiglieri Nevi (FI), Rometti (SER), Ricci(RP), Solinas (Misto Mdp) e Squarta (FDI).

Confronto con l’Unione europea Nella risoluzione «si impegna la giunta regionale ad avviare un confronto con le competenti Commissioni dell’Unione europea per riconoscere l’unicità della ‘conca’ come ‘area ambientale complessa’, alla luce delle sue straordinarie specificità che si possono sintetizzare in tre caratteristiche fondamentali: orografica – ‘conca’ che non favorisce ricambio d’aria -, la presenza di uno dei più importanti insediamenti siderurgici d’Europa e presenza di un diffuso tessuto di piccole e medie imprese del settore chimico e la presenza di una vecchia discarica di rifiuti e scorie ferrose da bonificare all’interno della ‘conca’».

Interventi mirati La giunta viene, inoltre, impegnata «a definire i criteri per costruire un piano straordinario di interventi mirati all’implementazione, anche in via sperimentale, delle migliori tecniche disponibili nel mondo. A tal fine occorre un pieno coinvolgimento politico finanziario dei Ministeri dell’ambiente e della salute con l’obiettivo di realizzare uno studio approfondito delle correlazioni esistenti tra lo stato dell’ambiente e della salute. Da rivedere, inoltre, i parametri e gli strumenti tali da rendere più stringente la normativa al fine di rendere più sicura la qualità dell’aria della ‘conca ternana’ e del resto della regione attraverso una pianificazione regionale adeguata».

Acea Nella risoluzione si legge, inoltre, che la giunta viene impegnata «ad intervenire presso il Comune di Roma, in qualità di azionista di Acea, per rappresentare la necessità di avviare ogni iniziativa utile alla definitiva chiusura e riconversione ambientale dell’impianto Acea di Maratta». Oltre ad impedire «che gli impianti Acea e Ternibiomassa possano bruciare rifiuti urbani».

Tavolo permanente Verrà ora costituito un tavolo permanente di indirizzo e controllo formato dalla Provincia e dal Comune di Terni, Usl Umbria2, Arpa, Ordine dei medici della provincia di Terni, Confindustria, Confapi, Confartigianato, Cna, Coldiretti, Confagricoltura, Cia, Azienda ospedaliera Santa Maria di Terni, Dirigente del servizio ambiente Regione e dal Dirigente del servizio salute Regione, coordinato dagli assessori all’ambiente e alla salute della Regione e con la partecipazione di un rappresentante di ogni gruppo politico dell’assemblea legislativa, del presidente della seconda commissione dell’assemblea legislativa stessa e dei parlamentari nazionali ed europei eletti in Umbria. «Come presidente del comitato di controllo sull’attuazione delle leggi – conclude Nevi – da ora vigilerò affinché tutto questo sia attuato in tempi rapidi e che venga subito attivato il tavolo politico, che non è uno dei soliti e inutili tavoli perché questa volta prevede la partecipazione anche dei rappresentanti dei gruppi di opposizione».

«Programmazione concertata» Un’area dove nel tempo, «quando le leggi e la cultura della gestione del territorio lo consentivano – ha sottolineato in Aula Silvano Rometti (Ser) -, si sono concentrate una serie di aziende che nel corso degli anni hanno prodotto degli effetti. La mozione, per la prima volta, punta a capire dopo anni gli effetti che ci sono stati sulla popolazione. Oggi mettiamo i riflettori su un problema oggettivo che deve avere maggiore attenzione. Lo facciamo coinvolgendo tutti i soggetti istituzionali attorno a una programmazione concertata, per decidere insieme le cose da fare per andare verso miglioramento progressivo della situazione della ‘conca ternana’». La nuova infrastruttura di monitoraggio, secondo Claudio Ricci (RP), «aiuterà nella pianificazione del territorio e nello sviluppo della città. Gli interventi mirati debbono avere una continuità di azione, anche per chiedersi quale tutela e quale futuro abbiamo, per un’evoluzione verso i nuovi produttori legati alla robotica, ai nuovi materiali e alle tecnologie del digitale».

Tema complesso «In passato – ha spiegato Eros Brega (PD) – non eravamo mai riusciti a fare sintesi politica su temi così delicati perché in Aula c’erano posizione troppo diverse. Grazie all’assessore Cecchini perché con questa mozione riusciamo a costruire un percorso che possa mettere al centro le vere problematiche su Terni. Mettere tutto insieme sul tema ambiente è inopportuno, rischieremmo di non arrivare ad una sintesi. Stiamo parlando di un tema complesso, ma credo che la mozione possa essere un primo passo. L’assemblea mette in campo gli strumenti che ha, mi auguro che vengano raccolti dalla giunta per potergli dare le gambe su cui camminare».

Marini e Paparelli assenti Per Marco Squarta (FDI) «sono gravi le assenze della presidente Marini e del vice Paparelli. Non sono ammissibili ì queste assenze di fronte a temi così importanti. È inqualificabile questo, tanto più che il vice presidente della Regione è di Terni». Valerio Mancini (LN) ha l’impressione «che questo documento è arrivato a compimento grazie alla protesta e alle iniziative del Movimento 5 Stelle e della Lega Nord, in particolare di Liberati e Fiorini. La maggioranza continua ad essere distratta rispetto alle esigenze dei territori, che invece vuole controllare. La questione dei rifiuti in Umbria è grave ed irrisolta. Manca una strategia politica chiara».

«Non servirà a nulla» Secondo Andrea Liberati (M5S) «non ci sono le condizioni politiche e morali per valutare sulla in tema di salute su Terni, mentre la città è ancora sotto ricatto. E qui dentro nessuno ha mai levato una parola contro questo modo di fare vergognoso delle multinazionali. Non si può procedere continuando a produrre documenti senza poi dare loro corpo, come è stato fatto con il ‘Piano della qualità dell’aria’ che esprime indicazioni molto chiare, ma che restano sulla carta. Come M5S osserveremo ciò che voi produrrete oggi, che non servirà a nulla. Perché non riuscirete a incidere su una situazione di illegalità palese, con certe multinazionali che sono uno Stato nello Stato. Quello che è carente è la politica che continua a sfornare carte, perché chi ha il potere decide di non decidere, per non toccare alcuni santuari dell’illegalità che non vogliono essere disturbati». Questo per Liberati «è un atteggiamento che conduce a disastri ambientali e sanitari. La vostra mozione ha anche qualche spunto. Ma proponete un tavolo in cui ci sono dentro tutti, anche i primi responsabili dell’attuale situazione. Mi chiedo a cosa serva una tavolo del genere. Il vero scandalo in questa regione è parlare, sfatare tabù. E noi lo facciamo senza problemi».

«Servono fatti concreti» Per Emanuele Fiorni (LN) «servono fatti concreti e impegni seri. Da troppi anni c’è un silenzio assordante di Enti e associazioni su Terni. Non possono sedere al tavolo Enti, associazioni, persone che con il loro silenzio assordante hanno contribuito a questo disastro. Non può esserci il Comune di Terni che non è in grado di adempiere alle proprie responsabilità e alle proprie funzioni, visti i fatti accaduti in questi giorni, che hanno portato alla luce una diretta connessione tra sistema economico e sistema politico. Non possono sedere a un tavolo persone che per vent’anni non hanno fatto nulla per il territorio ternano. Chiedo dunque che questi signori siano da noi chiamati in Commissione a relazionare in base a quello che noi vorremmo ascoltare da loro».

Iniziativa Liberale Così l’avvocato Carlo Viola, presidente dell’associazione Iniziativa Liberale che aveva chiesto a più riprese il riconoscimento dello status di ‘area ambientale complessa’ anche attraverso convegni ed iniziative: «Tutto è cominciato – ricorda Viola – con il convegno del 27 gennaio e, dopo meno di quattro mesi, la Regione Umbria ha finalmente approvato a larga maggioranza una mozione che, di fatto, ha recepito integralmente la proposta avanzata da Iniziativa Liberale. Con i 16 voti favorevoli di Pd, FI, SeR, Misto-Mdp, Rp, e FdI, l’assemblea legislativa fornisce le prime risposte concrete alle problematiche ambientali che ci affliggono da anni, andando a riconoscere la particolare sensibilità ambientale della conca ternana ed evidenziando la necessità di interventi mirati e risolutori». Dall’associazione giunge «un sincero ringraziamento a quelle forze politiche che ci hanno dato ascolto e che si sono battute per impegnare la giunta a mettere in campo azioni straordinarie, volte al miglioramento della qualità dell’aria e della vita nel nostro territorio, ivi compresa l’adesione al progetto ministeriale di valutazione integrata dell’impatto dell’inquinamento atmosferico sull’ambiente e sulla salute (VIIAS), fortemente caldeggiata da Iniziativa liberale ed a cui hanno già aderito la città di Roma e la Regione Emilia Romagna».

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