Amelia, la Cgil: «Servizi sociali, così non va»

Il sindacato contro i provvedimenti della giunta: «Non smantellarli. Famiglie sole con la chiusura dell’asilo nido comunale »

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della Lega Spi Cgil dell’Amerino Narnese

La Lega Amerino-Narnese dello Spi Cgil non condivide i provvedimenti annunciati dalla nuova Amministrazione Comunale di Amelia in tema di erogazione di servizi sociali ai propri cittadini.

Negli ultimi anni abbiamo sottoscritto, nell’ambito della contrattazione sociale, vari accordi con la precedente giunta comunale proprio a difesa del mantenimento dello Stato Sociale a favore delle fasce più deboli della popolazione amerina, nonostante il continuo taglio di trasferimenti di risorse da parte del Governo centrale ai Comuni.

Tali accordi contenevano la tassazione locali e le tariffe locali, rafforzavano l’assistenza agli anziani e alle persone fragili e tendevano a migliorare il livello dei servizi. Si era innalzata l’esenzione per il pagamento dell’Irpef comunale, permettendo a circa 450 cittadini amerini, in particolare pensionati, di non pagarla più, con l’impegno a valutare per il futuro una quota superiore.

Così come si stavano studiando insieme provvedimenti per combattere un fenomeno che colpisce ormai anche tanti cittadini delle nostre realtà e spesso anche persone anziane,la Ludopatia, agevolando gli esercizi commerciali che non installassero o togliessero video-poker.

Non ci sembra che si stia andando in questa direzione: il taglio di alcune corse del Pollicino e la paventata chiusura dell’unico asilo nido comunale, con l’elargizione alle famiglie di voucher per affidarsi ai servizi dei privati, sono provvedimenti che vanno esclusivamente a discapito delle persone che più hanno pagato la crisi in questi anni. In più, le famiglie così vengono lasciate sole di fronte al mercato.

Non siamo d’accordo con la politica dei tagli al sociale proposta dalla giunta comunale di Amelia. I servizi sociali devono essere incrementati e non smantellati pezzo dopo pezzo a favore dei privati.

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