Amministrative Orvieto 2024, il centrosinistra ha scelto Stefano Biagioli

Sarà sfida a due tra il medico e il sindaco uscente Roberta Tardani

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di Giovanni Cardarello

Dopo settimane di attesa, dibattiti, precisazioni, valutazioni e nodi da sciogliere i partiti della coalizione di centrosinistra hanno deciso: sarà il medico di medicina generale Stefano Biagioli il candidato sindaco per le elezioni di Orvieto del prossimo 8 e 9 giugno. Utilizziamo il termine centrosinistra, e non quello di Campo Largo, perché al documento che presenta la candidatura manca la firma del Movimento 5 Stelle.

Firma però presente nel documento programmatico Un Patto Avanti, quello siglato a livello regionale lo scorso 30 gennaio e presentato il 22 febbraio ad Orvieto. Ma probabilmente si tratta solo di un fatto tecnico, di un approfondimento di analisi, che non pregiudica il percorso e tanto meno la scelta. Il centrosinistra, infatti, muove con forza su Biagioli persona molto conosciuta in città, oltre che per la sua attività a stretto contatto con i cittadini, anche perché per 15 anni ha ricoperto la carica di presidente dell’Orvieto Basket.

Una scelta fatta a valle di una serie di disponibilità, tra cui quella di Floriano Custolino, ex assessore dell’ultima giunta di centrosinistra, quella di Giuseppe Germani, di area socialista. Una scelta che viene promosso con una nota in cui si sottolinea che «Nel vasto patrimonio di chi oggi si candida ad essere alternativa credibile e attiva all’attuale centro-destra di governo della città, spicca per fiducia ed apprezzamento la figura del dottor Stefano Biagioli. Medico di famiglia, attento all’ascolto, capace di prendersi cura dei problemi, di conoscere concittadine e concittadini in una piazza che già lo riconosce con una leadership credibile».

Il documento, firmato da Partito Democratico Orvieto, Partito Socialista Italiano Orvieto, Bella Orvieto. Biagioli X il Bene Comune e Alleanza Verdi e Sinistra Orvieto, indica nel medico la «Persona su cui puntare per guidare la fase di ricostruzione e rilancio di una città che ha bisogno del protagonismo e del contributo di tutti coloro che rifiutano una politica di facciata, autoreferenziale, ripiegata su sé stessa, insolvente e, dunque, non più capace di essere al fianco delle persone».

Immediata la replica delle forze che sostengono il sindaco uscente Roberta Tardani ovvero Fratelli d’Italia, la Lega, Forza Italia, Civitas Progetto Orvieto – Noi Moderati che sottolineano come «La sinistra a Orvieto ha (probabilmente) un candidato sindaco. O meglio, una faccia apparentemente rassicurante dietro alla quale nascondere, oltre ai soliti volti e metodi che conosciamo tutti, anche una finta coalizione, già divisa, fatta di simboli vuoti e talmente larga da mettere insieme tutto e il contrario di tutto».

Tutto secondo copione e a premessa di una contesa politica che si preannuncia durissima. Una contesa dove il Sindaco uscente, Roberta Tardani, eletta primo cittadino nel ballottaggio del 26 maggio 2019 alla guida di una colazione composta da Forza Italia, Progetto Orvieto, Lega Salvini e Fratelli d’Italia dovrà vedersela con un pezzo da novanta del centrosinistra locale. Centrosinistra locale che punta con determinazione a ribaltare l’esito di cinque anni e con velleità di farlo al primo turno. Sarà quindi una sfida a due a decidere chi porterà Orvieto alle soglie del 2030 la corsa ha preso il via

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