Anas cambia il logo: «Morbido e dinamico»

Il presidente dell’azienda Gianni Vittorio Armani: «Stiamo crescendo e diventiamo sempre più affidabili. Pronti alla sfida dell’ingresso nel Gruppo ferrovie dello Stato»

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«Più moderno, leggero, innovativo». Anas cambia logo: «Più adatto a un’azienda in trasformazione, nel contesto di un percorso di rinnovamento avviato già da due anni e che ancora non si è concluso».

La nuova immagine rappresenta una sintesi del processo d’innovazione e della nuova governance aziendale: «il vecchio logo – spiegano dall’azienda – si evolve in un marchio moderno che rappresenta, con un segno morbido e dinamico, una strada che avvolge un cerchio, un simbolo che rimanda al rullo alato ma che è anche una metafora della centralità del cliente-utente della strada. Un’evoluzione che tiene conto della grande storia dell’azienda che l’anno prossimo compie 90 anni». Il nuovo simbolo «è solo una tappa del cambiamento molto più ampio dell’azienda, che si è posta nuove priorità rispetto al passato, focalizzandosi sulla qualità dei servizi offerti, e che arriva dopo un intenso processo di riorganizzazione della società, volto ad assicurare una maggiore efficienza delle strutture aziendali».

Crescita continua Anas, sottolinea il presidente dell’azienda Gianni Vittorio Armani, «sta crescendo e continua a crescere. Nell’attenzione agli asset infrastrutturali esistenti, nell’impostazione di strategie di lungo termine con una programmazione pluriennale da 23 miliardi di investimenti, nelle risorse professionali, nelle competenze, nell’esperienza internazionale, nell’innovazione e nella tecnologia». Con il lancio del progetto ‘Smart Road’ «prepariamo le nostre strade alla sfida della driverless car e con il programma ‘#greenlight’ le rendiamo ancora più sostenibili con la riduzione del consumo di energia. Abbiamo concluso i grandi lavori per la realizzazione dell’Autostrada A3 ‘Salerno Reggio Calabria’, ora diventata A2 ‘Autostrada del Mediterraneo’».

Processo di trasferimento Armani spiega che «siamo diventati più affidabili, sia quando si verifica una criticità, ed Anas è considerato dalle istituzioni nazionali e territoriali un interlocutore serio e attendibile, sia quando è necessario recuperare problemi del passato. Lo abbiamo riscontrato, tra l’altro, con il processo di trasferimento ad Anas di oltre 6 mila chilometri di strade provinciali e regionali e con il provvedimento governativo per l’emergenza sisma centro Italia che, nell’ottica di velocizzare i lavori, ha attribuito ad Anas gli interventi di ripristino della viabilità su strade comunali, provinciali e regionali. Ma anche nel corso di emergenze meteo durante le quali Anas è stata chiamata ad intervenire su strade non di propria competenza. Si tratta di riconoscimenti che stiamo riscontrando anche a livello internazionale, dove stiamo consolidando la nostra presenza sui mercati esteri partecipando a bandi e gare in diverse aree del mondo».

Il futuro Secondo i risultati di un’indagine condotta da Ipsos tra gennaio e marzo, «circa l’80% del campione intervistato tra i principali stakeholder di Anas a livello nazionale ha espresso fiducia nell’azienda. Circa il 70% ha inoltre dichiarato un netto miglioramento dell’immagine aziendale rispetto al passato. La nuova Anas – conclude Armani – è pronta alla sfida posta dal prossimo ingresso nel Gruppo ferrovie dello Stato, portando con se un importante know how professionale che consentirà di generare il ‘campione nazionale’ della mobilità, in grado di guidare la crescita e l’ammodernamento delle infrastrutture, con una forte capacità di sviluppo internazionale».

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