Le tradizionali cerimonie in occasione del 168/o anniversario della Fondazione della Polizia di Stato sia a Perugia che a Terni lasciano spazio, in piena emergenza coronavirus, a celebrazioni più semplici, nel rispetto delle disposizioni per contenimento dell’ epidemia.
EMERGENZA CORONAVIRUS – UMBRIAON
A Perugia
Deposizione di una corona in onore ai caduti presso il cippo della questura, da parte del questore, Antonio Sbordone, alla presenza del prefetto della provincia di Perugia, Claudio Sgaraglia. Niente schieramenti di uomini e mezzi, picchetti d’onore, né tantomeno cerimonie rivolte agli operatori che si sono particolarmente distinti, né, infine, gli altri eventi collaterali che solitamente contraddistinguono questa ricorrenza. «L’omaggio – spiega la questura – è rivolto non solo al sacrificio delle donne e degli uomini della Polizia di Stato ma anche, sentitamente, verso tutti coloro che hanno perso la propria vita o che stanno soffrendo a causa di questa terribile pandemia. Sentimenti di particolare vicinanza vengono rivolti a tutti coloro che, appartenenti alle forze dell’ ordine e non, stanno, attraverso il proprio lavoro, contribuendo in prima linea a contrastare l’ emergenza epidemiologica ed a tutta la comunità che con la propria condotta sta dimostrando alto senso civico nel rispetto delle regole».
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A Terni
Anche a Terni c’è stata la sola deposizione della corona in memoria dei caduti alla presenza del prefetto Emilio Dario Sensi e del questore Roberto Massucci. Quest’ultimo si è poi diretto all’ospedale ‘Santa Maria’ – al seguito Volanti e agenti – per un omaggio al personale sanitario impegnato in prima linea per fronteggiare l’emergenza covid-19: a riceverli il commissario straordinario Andrea Casciari, quindi la consegna simbolica di un uovo di Pasqua in vista della festività nel weekend.
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