Anziano malmenato, badante denunciata

Terni, un 86 enne di San Gemini accusa una donna ucraina: «Pugni, bastonate e minacce». Indaga la polizia di Stato

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di Fra.Tor.

Lui ha 86 anni, vive a San Gemini ed è vedovo da 5 anni. Pur avendo due figli grandi, ha avuto la necessità di una persona che costantemente – l’uomo è stato aggredito dal morbo di Parkinson – l’assistesse nelle attività quotidiane. Nel mese di marzo, tramite la figlia, ha assunto una badante, ma non poteva immaginare che la sua vita si sarebbe trasformata in un inferno.

La denuncia Tanto che martedì, racconta, «assistito dall’avvocato Francesca Carcascio ho presentato una denuncia alla polizia contro quella donna (N.K., 51enne di nazionalità ucraina; ndr) nella quale ho indicato tutti gli episodi di maltrattamento, gli atti in grado di arrecare disprezzo e offesa alla mia dignità di persona che mi hanno costretto a vere e proprie sofferenze psicofisiche».

La storia Sin da quando la badante è stata assunta, racconta l’anziano, «si sono manifestati dei comportamenti poco rispettosi. Lei, infatti, ha iniziato a strattonarmi e malmenarmi, dandomi pugni a mani nude, ma anche colpendomi con delle bastonate. In varie occasioni mi ha anche aggredito con degli stracci bagnati e appallottolati per non lasciare segni addosso».

Le minacce La donna, poi, ha detto alla polizia, «mi ha minacciato, dicendo di non riferire nulla a mia figlia altrimenti sarebbe stato peggio per me». L’uomo si è impaurito a tal punto da non volere più che la badante lo toccasse, nemmeno per fare il bagno. Voleva solo farsi lavare dalla figlia. E infatti un giorno proprio la figlia si è accorta di un grosso livido sul braccio, ma alla richiesta di spiegazioni l’uomo, per paura della reazione della badante, ha mentito dicendo di essere caduto per paura della reazione della badante.

La crisi finale La situazione è degenerata il 9 maggio, quando la badante ha alzato in aria le mani per picchiarlo nuovamente. L’anziano, per paura, ha portato le mani sul capo per difendersi e la donna colpendolo si è rotta il mignolo della mano destra: «Ha accusato me di averle fatto volontariamente del male ed ha telefonato a mia figlia dicendo che avrebbe fatto denuncia di infortunio». Ma poi, al pronto soccorso la donna ha dichiarato di essersi fatta male nel preparare la tavola. Quindi si è messa in malattia e non si è più presentata al lavoro per accudirlo.

Le indagini Ora, ovviamente, saranno gli agenti della polizia ternana, «alla denuncia – spiega la figlia dell’uomo -sono stati allegati i documenti medici (relativi alle condizioni fisiche dell’uomo) e quelli burocratici (relativi alla regolare assunzione della badante ed ai pagamenti degli stipendi)», a fare piena luce su una serie di episodi che, dice ancora la figlia dell’anziano «oltre ad essere dolorosi risultano decisamente odiosi perché hanno coinvolta una persona incapace di difendersi».

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