AP Terni: «Palasport solo per pochi. Grazie a chi amministrava prima»

Il coordinatore provinciale di Alternativa Popolare, Filippetti, attacca: «Costi insostenibili per le società del territorio. Ricorda la fontana di piazza Tacito»

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di Lorenzo Filippetti
Coordinatore provinciale Alternativa Popolare – Terni

La vicenda del PalaTerni è il metro di come sono state gestite le cose fino a ieri. Il centrodestra perde tempo e prende in giro i cittadini con conferenze stampa fondate sul nulla ma non menziona ciò che ha lasciato alla città. Il centrodestra, sfruttando un progetto della sinistra, favorisce la costruzione di una bellissima struttura che chiama PalaTerni, con un progetto dove il Comune mette il terreno, parte dei soldi ed il privato la maggior parte dei fondi, in parte anche molti denari della Fondazione Carit.

Lorenzo Filippetti

Poi quando si è prossimi all’inaugurazione, ci accorgiamo che il PalaTerni non potrà mai ospitare società o associazioni sportive del territorio, perché i costi di gestione sono così alti che per fruire della struttura, chiunque volesse utilizzarla per fini sportivi, non potrà permetterselo. L’amministrazione di centrodestra, presa dalla trance agonistica di costruirlo, non ha previsto un regolamento d’utilizzo che riservasse a prezzi calmierati orari d’utilizzo per le società o associazioni sportive del territorio. Quindi non sarà un PalaTerni ma un ‘Pala di chi può permetterselo’ e sarà più un palaeventi che un palasport.

Qualche politico autoreferenziale che gira da 30 anni in città e in Regione, non potendo spiegare il macroscopico errore commesso, la gira a caciara affermando che Bandecchi, non gestendo più la struttura come promesso, ha creato un danno alla città. Quindi il danno è costituito dal fatto che non c’è più chi mette soldi in una gestione che diversamente non permette al palazzetto di aprire.

In conclusione la politica del centrodestra ternano è rappresentata dal PalaTerni, struttura non fruibile dai ternani se non a caro prezzo, struttura quindi fin dall’apertura piena di ruggine come la fontana di piazza Tacito. Non so come potremo uscire da questa situazione ma sicuramente cercheremo di privilegiare gli interessi dei cittadini, senza guardare i cantieri con le mani dietro, come fa qualcuno che oggi si riempie la bocca di cose fatte male. Di certo con noi la struttura si chiamerà PalaNuovaTerni, perché la nostra politica è migliore e diversa dalla vostra, fallimentare e piena di ruggine.

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