Arrone, raid vandalico sui mezzi per i rifiuti

Forati gli pneumatici dei tre veicoli Alis deputati al ‘porta a porta’ e alla pulizia delle strade. Denuncia contro ignoti ai carabinieri

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Un atto vandalico – spetterà all’Arma capire se c’è anche altro dietro – è stato compiuto nella notte fra venerdì e sabato ad Arrone (Terni) nei confronti degli automezzi – tre – di proprietà della coop Alis di Terni e deputati alla raccolta dei rifiuti porta a porta e allo spazzamento delle strade. Ai veicoli, parcheggiati nel deposito che si trova vicino al centro di raccolta comunale, sono stati forati tutti gli pneumatici. Fisiologici i disagi per i servizi citati, attuati da Alis per conto di Asm, con gli operai che sabato mattina si sono accorti dell’accaduto, tentando anche di gonfiare le gomme pur di svolgere il servizio. Nulla da fare e ora scatterà la denuncia contro ignoti ai carabinieri di Arrone.

Stefano Notari

Parla la coop Alis Sull’accaduto la cooperativa sociale Alis ha diffuso una nota: «Nella notte tra il 13 e il 14 luglio, ignoti si sono introdotti, presumibilmente scavalcando la recinzione, all’interno del deposito mezzi del Comune di Arrone e hanno bucato le gomme dei tre mezzi con i quali la coop sociale Alis effettua la raccolta differenziata nel territorio comunale per conto di Asm. Da notare che non hanno subìto danni né i mezzi comunali, comunque chiusi nell’autorimessa, né il mezzo Asm adiacente a quelli di Alis. Per tale motivo, nella mattinata odierna, i quattro operatori in turno (due per la raccolta e due per lo spazzamento delle strade) non hanno potuto, se non in parte, svolgere le mansioni previste, tra cui la raccolta del vetro. Amareggiati i lavoratori, che ogni giorno svolgono al meglio un servizio così importante per la comunità e per il decoro cittadino».

«Danno per il lavoro» Il presidente della coop Alis, Stefano Notari, si esprime così: «Un atto del genere non rappresenta solo un disagio per lo svolgimento del servizio in sé, ma un vero e proprio danno per il lavoro, con particolare riferimento ad una realtà, come la nostra, che si occupa delle fasce più deboli».

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