Associazioni e affitti, a Perugia si cambia

Perugia, approvato l’ordine del giorno che impegna l’amministrazione comunale a una ricognizione degli affitti degli immobili secondo criteri di trasparenza

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I contratti di cessione di immobili comunali alle associazioni verranno rivisti. Lo ha deciso lunedì pomeriggio il consiglio comunale, approvando con 22 voti a favore e 7 contrari, quelli del Partito Democratico, l’ordine del giorno dei consiglieri del gruppo misto Sergio De Vincenzi e Lorena Pittola e Franco Nucciarelli di Perugia Rinasce.

Casa dell’associazionismo Sulla questione da giorni anche la consigliera in quota 5 stelle Cristina Rosetti aveva snocciolato dati e cifre, evidenziando come, non solo alla Casa dell’associazionismo in via della Viola 1 dove numerose associazioni pagano appena 200 euro l’anno per avere a disposizione spazi di oltre cento metri quadrati, siano tantissime le realtà associative che non rispettano la normativa prevista dal Regolamento comunale e tante le associazioni che rimangono fuori dai ‘benefici’ concessi ad alcune di queste. Del tema, sempre lunedì, si è occupata anche la commissione di controllo e garanzia, che ha ascoltato i dirigenti preposti Migliarini, Leombruni e Zepparelli.

Audizione Quando, nel 2012, l’immobile è stato riconsegnato dalla Provincia al Comune, hanno spiegato i dirigenti, nella struttura c’erano già molteplici associazioni operanti che non pagavano un canone vero e proprio, mentre le utenze erano condivise. Lo scorso 17 febbraio, dopo la richiesta di accesso agli atti fatta dalla consigliera Rosetti, il comune ha incassato oltre 26 mila euro dei 39 anticipati per il pagamento delle utenze. Già nel 2015 l’amministrazione ha avviato dei contatti per cercare un interlocutore che si assumesse l’impegno di intestarsi le utenze che, di fatto, non c’è essendo l’Arci a farsi carico dei pagamenti per poi dividerli in quote tra i soggetti presenti. Per quanto riguarda il canone simbolico quanto irrisorio di 200 euro, i dirigenti hanno spiegato che era stato determinato da una delibera di giunta del 2010 in relazione alla valenza pubblica delle associazioni assegnatarie.

Contratti In molti casi, ha ricordato anche il consigliere De Vincenzi, immobili comunali vengono dati non solo a canoni agevolati, ma anche in comodato gratuito con contratti a scadenza talvolta persino illimitata, fino a 2070. Così come, secondo quanto già riportato dalla Rosetti, il comune anticiperebbe alcune morosità nel pagamento delle utenze da parte di alcune associazioni. Già dallo scorso novembre, come ha ricordato l’assessore Bertinelli, il comune si è mosso in questa direzione facendo una ricognizione delle associazioni e degli immobili in base alle quale la Giunta ha dato mandato agli uffici di ricondurre tutte le situazioni al regolamento vigente.

‘Clima ostile’ Contraria all’ordine del giorno tutta l’opposizione in quota Pd che ha ribadito, per bocca del consigliere Mencaroni e del capogruppo dei socialisti Arcudi, l’importanza delle associazioni e del lavoro svolto sul territorio che, con questo atto, si verrebbe a sminuire creando un clima di ostilità. Proprio per garantire, invece, a tutte le associazioni pari opportunità, l’assemblea ha quindi impegnato l’amministrazione a operare, entro la fine dell’anno e, comunque, non più tardi di tre mesi dopo l’approvazione in consiglio comunale una generale ricognizione dei contratti di cessione di locali comunale alle associazioni, considerando nel rispetto dei criteri di trasparenza e utilità sociale, anche le più recenti richieste avanzate dalle associazioni cittadine, in conformità al regolamento vigente.

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