Ast, Burelli promette: sindacati soddisfatti

«Siamo riusciti ad ottenere – dicono tutti tranne la Uilm – la disponibilità aziendale di riiniziare a discutere di professionalità per i dipendenti»

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Fim, Fiom, Fismic e Ugl sono contenti. Stando a quello che hanno comunicato ai loro iscritti, dopo la prima tornata del vertice ‘separato’ con l’ad di ThyssenKrupp Ast, Massimiliano Burelli (dopo di loro sono entrati i delegati della Uilm), «si è discusso in modo approfondito di tutte le problematiche che oggi persistono nel sito dovute alle uscite volontarie a causa della ristrutturazione con una notevole perdita di professionalità».

Le promesse I rappresentanti dei quattro sindacati hanno fatto sapere che «siamo riusciti ad ottenere la disponibilità aziendale di riiniziare a discutere di professionalità per i dipendenti. Oltre ciò si è già stabilito di riconoscere la funzionalità e applicazione dei ‘5s’ e ‘secondo addetto (5b)’ – si tratta di figure professionali di livello elevato tra gli operai – secondo le metodologie professionali in essere. Naturalmente tali professionalità dovranno essere riadattate all’attuale organizzazione aziendale post ristrutturazione. Sulla base di quanto oggi siamo riusciti con forza a ripristinare – rivendicano i sindacalisti – si allargherà la discussione a tutto campo per le altre professionalità. Per quanto sopra detto si inizierà in tempi rapidi una discussione approfondita area per area a partire dal reparto Lac con a seguire tutti gli altri».

La Uilm Il sindacato che, in questa fase, marcia in solitudine e che ha incontrato i vertici di ThyssenKrupp Ast in forma separata,, dice invece che «l’Azienda ha rappresentato nel metodo, una limitata e confusa disponibilità di apertura ai riconoscimenti, ha affermato di considerare solo in parte, il vecchio accordo e metodo di crescita conosciuto in Ast e ha espresso comunque, la volontà di non sviluppare un confronto completamente nuovo sull’argomento. Al termine del confronto, abbiamo chiesto alla direzione del personale, di fare un verbale di riunione, la l’azienda si è rifiutata, dimostrando di non voler concretizzare una discussione legittima e trasparente. Se l’azienda pensa di voler premiare solo chi, come e quando vuole lei è ovvio che la fase del confronto, almeno con le Rsu Uilm, si complica sin dall’inizio».

Prisciano Non è dato di sapere, ma è probabile che non sia avvenuto, se i sindacalisti abbiano avuto l’ardire di chiedere a Burelli notizie e men che meno impressioni su quanto potrebbe accadere in relazione alla faccenda relativa a Prisciano, alle polveri e all’inquinamento. Ma forse qualcosa potrebbe emergere l’11 maggio, in consiglio comunale.

 

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