C’erano tutte e cinque le segreterie – Fim, Fiom Uil, Fismic e Ugl – alla riunione con la Rsu di Ast che si è svolta mercoledì e, a dimostrazione del superamento delle frizioni che si sono registrate nei giorni scorsi, alla fine sono usciti con una nota congiunta, nella quale si parla delle «tante questioni aperte e alle problematicità non ancora risolte all’interno del sito siderurgico ternano».
La verifica La premessa è che «l’accordo del 3 dicembre 2014, sottoscritto al Ministero dello sviluppo economico, è il riferimento di fondamentale importanza ai fini del consolidamento e del rilancio delle produzioni ternane, sul quale chiederemo a tutti i soggetti firmatari di svolgere il proprio ruolo al fine di facilitarne la sua completa applicazione ed esigibilità».
Il bilancio Ma per l’immediato, le segreterie provinciali di categoria hanno fatto sapere che «inoltreranno nelle prossime ore la richiesta d’incontro all’amministratore delegato di AST, in ottemperanza a quanto previsto dal contratto, al fine di svolgere il consueto incontro relativo al consuntivo dell’anno economico 2014/2015 ed al budget preventivo per l’anno 2015/2016 dell’intero gruppo e delle sue business-unit». L’incontro è ritenuto «di fondamentale importanza al fine di capire non solo andamento economico e produttivo dello stabilimento, ma strategie future in merito a politiche industriali, investimenti, assetti organizzativi».
Il rilancio Altro tema ‘caldo’ è quello, che secondo i sindacati va affrontato «in modo urgente» è quello relativo «alla gestione ed organizzazione quotidiana, che sta generando un clima di incertezza e preoccupazione tra i lavoratori; problematiche più volte segnalate, evidenziate e denunciate dalla Rsu che richiedono un intervento celere per evitare che gli obiettivi di consolidamento e rilancio siano messi in discussione».