Ast-Ilserv, aumentano i posti a rischio

Terni, in Confindustria un incontro che i sindacati giudicano insoddisfacente: chiesto un confronto con ThyssenKrupp e con Gap

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Francesco Auregli, il capo del personale della ThyssenKrupp Ast di Terni, ha già messo le mani avanti: con il passaggio dell’appalto per la gestione del parco rottami delle acciaierie ternane – da Harsco Ilserv a Gap, previsto per il 1° ottobre prossimo – ha spiegato ‘in via informale’ ai sindacalisti di fabbrica, almeno 50 unità verranno certamente assorbite dalla ditta subentrante. Forse sarà così. Forse.

La riunione Quello che c’è di sicuro, al momento, è quello che è emerso mercoledì mattina, quando in Confindustria si è parlato della cosa: «Al parco rottami – hanno spiegato gli emissari di Harsco Ilserv – noi impieghiamo 60 lavoratori ‘diretti’, più alcuni ‘indiretti’ (ma sempre dipendenti interni; ndr), che collaborano per le operazioni quotidiane». Secondo i delegati della Rsu, questi ‘indiretti’ sarebbero una decina e questo fa aumentare il numero dei lavoratori a rischio. E 70, sui 265 attualmente in forza alla Harsco Ilserv di Terni, fanno circa il 25%: un quarto della forza lavoro ternana è insomma in pericolo.

Il confronto «Per noi – dice il segretario della Uilm Uil, Nicola Pasini – non è questo il modo di affrontare una trattativa. Non ci sono stati forniti numeri precisi e informazioni indispensabili. Per cominciare, non si può dire “60, più alcuni indiretti”, poi mancano notizie relative ai mezzi di cui disporrebbe la Gap e dei quali non si può prescindere per svolgere le operazioni che oggi sono a carico di Ilserv. Insomma, vogliamo vederci chiaro». Tanto che da parte delle segreterie territoriali dei sindacati è stato già richiesto un incontro con la ThyssenKrupp Ast, mentre a Confindustria spetterà di mettere in caleldario un vertice con la Gap.

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