Dopo l’attacco da parte di rsu e segreterie territoriali del sindacati metalmeccanici, è ora l’azienda – Acciai Speciali Terni – a dire la sua sul sistema di tracciamento anti-Covid, attraverdo dispositivi indossabili, che si vuole introdurre fra il personale Ast.
L’azienda tira dritto
«Dall’inizio della pandemia Ast – è la nota aziendale – ha deciso di impegnarsi con determinazione nel contrasto al virus a tutela della salute di tutti i lavoratori. In assoluta continuità con questa scelta, l’azienda introdurrà a breve uno strumento particolarmente innovativo: un ‘tag’ in grado di segnalare, a tutti i dipendenti che lo indosseranno, se si è stati vicini a possibili soggetti positivi all’interno dello stabilimento. Un’informazione utile per avviare tutti i controlli necessari, a tutela della propria salute, delle rispettive famiglie e dei colleghi, con totale rispetto della privacy».
«Polemica incomprensibile»
«Risulta pertanto incomprensibile – è il cuore della replica – il comunicato emesso oggi (venerdì, ndR) dalle organizzazioni sindacali, nel quale si ‘accusa’ l’azienda di ‘avere inspiegabilmente fretta’ nel mettere a disposizione di tutti i dipendenti questo strumento: pensato e realizzato con l’unico scopo di proteggere la salute dei lavoratori. Una posizione incomprensibile sia nella sostanza che nella forma, poiché le organizzazioni sindacali sono a conoscenza da tempo dell’iniziativa. Ast, già nello scorso mese di giugno, ha comunicato alla rsu la volontà di introdurre questo strumento e, a partire dal 18 agosto, si sono svolti diversi incontri dedicati a questo tema».