Ast, Lucia Morselli prosegue con i tagli

Terni, altri due ‘livelli elevati’ hanno lasciato l’azienda a fine anno: uno era dato in ‘crescita’ e uno segue il suo ex ‘capo’ Della Volpe

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I tappi di spumante – è ancora tempo – a confronto sono dei dilettanti. Perché il ritmo con cui continuano a saltare i ”pezzi grossi’ della ThyssenKrupp Ast di Terni sembra essere inarrivabile.

‘Transazione’ Poco prima di Natale è stata la volta di Simone Rossi, al quale Lucia Morselli aveva fatto scalare un bel po’ di posizioni e che, invece, il 23 dicembre avrebbe firmato il documento di ‘transazione’ con il quale si sarebbe chiuso il rapporto con l’azienda.

Biagio Della Volpe

Biagio Della Volpe

Ufficio legale Stessa sorte – o stessa decisione autonoma, ovviamente – per un altro ‘quadro’, Massimo Fiorilli, peraltro quello con la più lunga ‘anzianità di servizio’ in quell’ufficio legale che è stato sotto il controllo, fino al mese di ottobre del 2015, di Biagio Della Volpe. Uscito a sua volta dopo una lunga esperienza in viale Brin.

La rivoluzione Non si arresta, insomma, il processo di rotazione e rivoluzione che sta interessando ormai da mesi i vertici della ThyssenKrupp Ast di Terni: una rivoluzione che ha accompagnato e accompagna quella che, invece, la lady d’acciaio sta portando avanti sul fronte dei fornitori degli appaltatori. Tanto che più di una volta da parte di qualcuno, ma senza che nessun elemento lo potesse confermare, si è ipotizzato che le due cose possano essere in qualche modo collegate.

Il calendario

Il calendario

Lo stabilimento si rimette in marcia Sta intanto riprendendo – gradualmente e senza fretta – sulla base del calendario predisposto a dicembre, la marcia degli impianti della grande fabbrica: e con l’attività lavorativa è ipotizzabile che possa anche riprendere quel confronto che, anche con una certa decisione, aveva richiesto la Fiom due giorni prima di Natale, quasi in contemporanea con la lettera dell’azienda nella quale si annunciava la nascita di una nuova figura interna, quella rappresentata dai 60 ‘comunicatori’ che avranno l’incarico di girare per i reparti e motivare gli operai, facendo conoscere loro gli ideali aziendali e convincerli a condividerli.

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