Ast, Schlüter o Burani per il dopo Morselli?

Terni, un tedesco o un italiano sulla poltrona di amministratore delegato ThyssenKrupp. La Fiom: «A noi interessano i programmi»

Condividi questo articolo su

Una cosa è certa, quelli di ThyssenKrupp se la ridono: perché sanno che su un match Italia-Germania si va a nozze. E, siccome, per la sostituzione di Lucia Morselli – sulla che, ormai è acclarato, sta per alzarsi dalla poltrona di amministratore delegato della ThyssenKrupp Ast di Terni – proprio di un match tra un italiano e un tedesco si sussurra, ecco che loro se la ridono.

Torsten Schluter

Torsten Schlüter

Schlüter Perché a prendere il posto della lady d’acciaio potrebbe essere quel Torsten Schlüter (il tedesco) che dal 2014 siede nel Cda insieme alla stessa Morselli – la nomina arrivò dopo le dimissioni di Marco Pucci – e che ricopre il ruolo di consigliere delegato per il commerciale e marketing.

Burani Ma c’è chi, invece, dice che in viale Brin potrebbe arrivare Walter Burani (l’italiano): un manager che in passato vanterebbe collaborazioni di prestigio – da Tenaris a Riva, al gruppo Rocca – ed al quale potrebbe essere affidato il compito di traghettare l’Ast verso nuovi lidi. Anche se il nome ha perso fascino nel corso della giornata.

Il sindacato Ovvio che con i sindacati, o quanto meno con qualche sindacato, la ThyssenKrupp Ast di queste cose non parla, tanto che la Fiom Cgil, acidamente, fa sapere che «ormai da giorni assistiamo ad una discussione sulle sorti future del management di Ast. Un dibattito che evidenzia limiti chiari e più volte emersi sulle questioni davvero centrali: ovvero le prospettive industriali del sito ternano. Come Fiom Cgil di Terni non siamo mai stati interessati ai destini personali dei dirigenti, ma ci siamo sempre confrontanti con chi, a nome e per conto di ThyssenKrupp, rappresenta l’azienda in quel momento, esplicitando le nostre idee su tutti i temi, con l’obiettivo di difendere e migliorare aspetti produttivi e condizioni di lavoro».

Gli impegni E, tanto per chiarire, la Fiom Cgil dice che a lei «poco interessa chi è o chi sarà il nuovo gruppo dirigente aziendale, ma interessa invece la conferma degli impegni di ThyssenKrupp su Terni e sulle politiche industriali finalizzate allo sviluppo ed al rilancio delle produzioni ternane. Questi i temi che, a nostro avviso, dovrebbero essere prioritari nel dibattito locale e che dovrebbero vedere una intera comunità assumere orientamenti, impegni ed atteggiamenti coerenti e conseguenti. Riteniamo utile, in questa fase, discutere di queste questioni per avere certezze sul futuro delle produzioni ternane, vincolando la multinazionale al rispetto degli impegni e lavorando per un consolidamento delle produzioni».

La polemica La Fiom Cgil, poi, ne ha anche per interlocutori non meglio (o forse sì) identificati: «Non siamo d’accordo con chi, in questa fase, ritiene utile discutere di argomenti di basso livello, buttando fumo negli occhi, in modo confusionario ed approssimativo, ai lavoratori con il solo scopo di riuscire ad avere un momento di visibilità mediatica. Siamo convinti che non è il tempo delle speculazioni, qualsiasi esse siano sui temi di Ast, ma occorre l’obbligo a tutti di impegnarsi per garantire un futuro a questa azienda e ai lavoratori che in essa giornalmente operano».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli