Ballottaggio a Terni: «Estranei e distanti»

Alessandro Gentiletti di ‘Senso Civico’ mostra «estrema preoccupazione. Pronti per costruire una opposizione cittadina»

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di Alessandro Gentiletti
candidato sindaco con la lista ‘Senso Civico’

Le indicazioni del voto del 10 giugno a Terni, segnato dalla larga affermazione delle destre più retrive e dal fortissimo astensionismo, destano estrema preoccupazione.

Tale esito, in linea con lo scenario politico nazionale, non era inaspettato, se non forse nelle proporzioni, amplificate dalla durezza della crisi economica e sociale della città in questi anni e dall’incapacità e inadeguatezza del centrosinistra e del PD ternano nel farvi fronte. Altrettanto, sono evidenti le difficoltà e le contraddizioni del M5S, chiamato a livello locale a competere con le stesse forze politiche con le quali condivide il governo nazionale.

Rivendichiamo con convinzione la scelta di mettere in campo, con Senso Civico, una proposta politica e programmatica autonoma ed alternativa ai principali schieramenti politici, un progetto incentrato su partecipazione, sostenibilità e giustizia sociale, che sia in grado di restituire alla città una sinistra utile e rinnovata. Il risultato ottenuto, pur positivo, non è certo bastato ad arginare la frana, ma costituisce il primo passo del lavoro che ci attende.

Rispetto al ballottaggio tra i candidati sindaco, è evidente l’assoluta estraneità e distanza di Senso Civico rispetto ai valori e alle proposte propugnate dalla coalizione di destra a sostegno della candidatura di Latini, segnata da una visione securitaria di intolleranza e chiusura in sé stessa della città. Al tempo stesso, pur a fronte di una maggiore vicinanza di sensibilità su alcune tematiche sociali, ambientali e di partecipazione, non possiamo però non rilevare le forti contraddizioni del M5S e di De Luca, incapaci di marcare una credibile presa di distanza dal M5S nazionale, che appare succube e compartecipe delle peggiori politiche propugnate dalla Lega di Salvini.

Senso Civico sottopone queste riflessioni, scaturite da un approfondito confronto tra tutte le nostre componenti e le nostre candidate e i nostri candidati, all’attenzione delle proprie sostenitrici e dei propri sostenitori e della cittภnella consapevolezza dell’alternatività del progetto politico da noi incarnato alle due proposte. In qualsiasi caso dal 25 giugno saremo in campo per costruire una opposizione cittadina e per chiamare tutte le persone di sinistra a ricostruire un campo aperto e combattivo.

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