«Bandecchi esito di una classe politica mediocre e senza dignità. Terni Valley c’è per ripartire»

Intervento del direttivo dell’associazione presieduta da Federica Burgo

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del direttivo dell’associazione Terni Valley

Il dibattito politico nelle ultime settimane ha raggiunto i suoi minimi storici. Da un lato le dimissioni, poi ritirate, del sindaco Bandecchi, senza un perché e una spiegazione, sempre più chiaramente un gioco ai danni della città. Una situazione inaccettabile essere sotto scacco di un primo cittadino che spariglia le carte in tavola continuamente senza un apparente motivo. Dall’altro il fatto che non esista una vera alternativa convincente, capace di contrastare una tale deriva della politica cittadina, rendendo di fatto il dibattito pubblico incentrato solo sulle frasi sempre più insensate del sindaco.

Federica Burgo, presidente di Terni Valley

L’elezione del sindaco Bandecchi è a nostro parere la conseguenza del fallimento delle classi dirigenti della politica locale. Sia della sinistra che della destra. È il punto senza ritorno di una classe politica mediocre, incapace di essere utile alla città e incapace negli ultimi anni di tradurre le esigenze dei cittadini in concrete possibilità di rinnovamento. Una classe politica che non conosce dignità e non vive la città, ma se ne autoproclama senza merito classe dirigente e pretende di guidarla fuori dalla palude dove l’ha condotta. La causa del problema non può essere la sua soluzione.

Terni, oggi più di quando oltre sette anni fa siamo nati, denunciando il declino dell’allora morente sistema di potere del centro sinistra, seguito poi da un governo leghista che ha solo peggiorato una situazione già compromessa, ha bisogno di donne e uomini nuovi che si impegnino in prima linea, che lo facciano in modo generoso e senza tornaconti. Terni, più degli ultimi cinque anni nei quali abbiamo guidato e dato dignità all’opposizione al governo cittadino rappresentando in solitudine l’unica seria e credibile alternativa, ha bisogno di un radicale rinnovamento politico.

Per fare questo bisogna sottrarsi a scelte precostituite. È alle donne e agli uomini liberi, che pure a Terni ci sono, che continuiamo a fare appello, per non lasciarci soli e per aderire alla nostra associazione, animarla ed orientarla, in modo da essere in grado alla prima occasione utile di offrire alla città una seria alternativa che la riporti nel ventunesimo secolo ed in Europa, rompendo ogni provincialismo. Noi siamo preoccupati dal nostro futuro e abbiamo il dovere morale e civile di garantirlo per noi e per la città.

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